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Come imparare a cavarsela. Dieci lezioni di autodifesa agli Istituti Clinici Zucchi

Grande successo per l’iniziativa rivolta al personale femminile di Monza

Come imparare a cavarsela. Dieci lezioni di autodifesa agli Istituti Clinici Zucchi

Come svincolarsi, come difendersi almeno quel tanto da poter scappare e chiedere aiuto. Sono alcuni degli strumenti offerti alle 10 infermiere, fisioterapiste e impiegate degli Istituti clinici Zucchi (Gruppo San Donato) che nei giorni scorsi hanno preso parte alla prima edizione del corso introduttivo di autodifesa. Dieci lezioni intensive, tenute da Luca Cecchetti, campione mondiale di kickboxing, per fornire le tecniche di autodifesa di base, ma anche consigli pratici per affrontare situazioni di rischio. La combinazione di teoria e pratica ha reso l’iniziativa coinvolgente e altamente istruttiva, raccogliendo l’entusiasmo delle partecipanti. Iniziativa che si integra con le linee operative emesse dalla Prefettura di Monza, che prevedono una gestione prioritaria delle richieste di intervento in caso di episodi di aggressione fisica o danneggiamento delle attrezzature negli ospedali, tramite pulsanti antiaggressione in collegamento diretto con la sala operativa del 112. Gli Istituti Clinici Zucchi hanno risposto a queste direttive con una capillare distribuzione di tali pulsanti, installati nei reparti e nei front office dei presidi di Monza, Carate Brianza e Brugherio.

Il percorso si inserisce nel Piano di Parità di Genere degli Istituti Clinici Zucchi e nell’obiettivo strategico di coltivare il benessere del personale. Oltre a fornire competenze tecniche per proteggersi, il corso promuove la fiducia in sé stessi, la consapevolezza e l’autostima, incoraggiando le donne a sentirsi capaci e pronte a difendersi non solo fisicamente, ma anche mentalmente ed emotivamente. Considerato il successo di questa prima edizione, si stanno già pianificando nuove sessioni come ha dichiarato Renato Cerioli, amministratore delegato degli Istituti Clinici Zucchi: "Sono estremamente orgoglioso di aver avviato questa iniziativa all’interno dell’ospedale. Il nostro obiettivo è continuare a promuovere la sicurezza del nostro personale femminile, sia sul lavoro che nella vita quotidiana. Le nostre dipendenti hanno raccolto con grande entusiasmo questa opportunità".

Cristina Bertolini