SONIA RONCONI
Cronaca

Condizionatore guasto, giorni di fuoco in ospedale a Carate

I disagi maggiori per le puerpere del reparto maternità di Carate Brianza. L’azienda: «Stiamo tornando alla normalità»

Giornate bollenti in Ospedale a Carate

Carate Brianza (Monza Brianza) 3 agosto 2018 - Dalla Maternità  a Medicina, fino al Pronto soccorso: un guasto all’impianto di climatizzazione sta mettendo a dura prova medici, infermieri e pazienti all’ospedale di Carate.Segnalazioni  a pioggia sono arrivate da parte degli utenti e degli addetti all’assistenza sanitaria dipendenti del presidio ospedaliero, che lamentano malfunzionamenti da 15 giorni. La direzione sanitaria smentisce e spiega che il problema è esploso solo lo scorso sabato, con la rottura della centrale termica, ma già da ieri le temperature nei vari reparti stavano lentamente tornando a livelli accettabili. Camminando nei reparti - alcuni sono più caldi di altri - le lamentele si sprecano. Anche all’accettazione: "Meno male che oggi qui si respira, faceva un caldo pazzesco", protesta una paziente. Nei vari reparti alcuni dipendenti ammettono il disservizio: «Un guasto al condizionatore centrale. Poi in questi giorni con le temperature alle stelle è stata dura per i pazienti e per noi lavorare in queste condizioni». Nel reparto maternità e in sala parto, le puerpere pare abbiano davvero vissuto male il parto a causa del grande caldo. "Bisognerebbe sempre garantire un microclima alle degenti e a noi dipendenti – dice un’operatrice – sono circa 15 giorni che si muore dal caldo e non si possono aprire le finestre poiché i neonati devono essere protetti anche dagli insetti. Per fortuna mercoledì sera c’è stato quel forte temporale e ha rinfrescato un po’". Aggiunge una puerpera: "Io ho partorito venerdì sera. Non so se ho avuto più caldo o dolore. Non riuscivo a respirare".

"Una signora stava svenendo per il caldo, e anche io lo soffro molto, mi pare che questo sia il reparto più bollente, non vedo l’ora di tornarmene a casa – spiega un’altra –. Bisogna però ammettere che il personale è molto attento e presente e questo è un grande conforto". Per cercare di rimediare ai problemi del caldo nell’altro edificio, più vecchio, sono stati acquistati dei piccoli condizionatori per le diverse stanze di Medicina. Al Pronto soccorso invece già ieri la situazione era tornata alla normalità. Davide Moro è il dottore, dirigente e collaboratore del direttore sanitario Giovanni Materia. Fa le sue veci, poiché Materia è in ferie: "Quando capitano questi disservizi è sempre un problema – spiega Moro –. Poi, certi reparti sono più freschi di altri, dipende anche dalla disposizione. Il reparto maternità ad esempio ha avuto il problema di sostituire dei pezzi nel sistema di condizionamento, che fa i capricci. A noi risulta che la rottura è di sabato e lunedì sia stata ripristinata la normalità. Certo, con un ambiente tanto grande ci vuole del tempo prima che tutti i reparti abbiano un beneficio totale". La direzione dell’ASST di Vimercate risponde che il guasto è avvenuto nel weekend, circoscrivendo a meno di 15 i giorni di assenza nei reparti dei due plessi ospedalieri di aria condizionata.

"Il guasto è avvenuto all’impianto dell’acqua refrigerata della centrale termica . La ditta, attuale gestore degli impianti del fine settimana di sabato del 28 e domenica 29 luglio, ha rilevato un’anomalia di funzionamento sul gruppo di assorbimento numero uno e successivamente anche sull’unità due, che ha comportato un innalzamento delle temperature interne nei reparti e servizi, con evidenti cali di rendimento delle macchine seppur funzionanti. Il compito delle suddette unità è raffreddare l’acqua fino ad un valore di circa 7°, per poi alimentare i condizionatori asserviti ai reparti e servizi. Avendo identificato il problema sull’elettronica interna dei due assorbitori e dopo aver condotto delle prove di funzionamento, nel corso delle giornate di domenica 29 e lunedì 30, la ditta gestore degli impianti ha richiesto un intervento in urgenza al centro assistenza della casa costruttrice degli assorbitori (unica abilitata ad eseguire attività sui componenti interni), che è prontamente intervenuta risolvendo la problematica. I benefici dell’intervento realizzato a causa del forte caldo di questi giorni (37°-38°) e dell’inerzia dell’impianto di grosse dimensioni, hanno impiegato circa un paio di giorni per riportare i reparti nelle condizioni di confort". "A seguito delle verifiche effettuate ieri – concludono i vertici sanitari – si rileva che le temperature sono rientrate, risultando accettabili rispetto alla temperatura esterna".