ALESSANDRO GALLI
Cronaca

"Vivere liberi fino alla fine?": a Monza un confronto sul caso Cappato / VIDEO

Al Cinema Teodolinda sono stati 250 gli avvocati che hanno partecipato all'iniziativa

Cappato (nella foto, primo a sinistra) a Monza (Radaelli)

Monza, 20 settembre 2019 - Avvocati e giuristi a Monza per discutere le implicazioni legali sul fine vita. Si è tenuto ieri al Cinema Teodolinda di Monza l'incontro "Vivere liberi fino alla fine? Il caso Cappato: dalla morte di dj Fabo alla Consulta. Cosa sta facendo il legislatore" organizzato dalla Commissione iniziative culturali e attività extra istituzionali dell'Ordine degli Avvocati di Monza che ha visto "Il Giorno" media partner dell'evento.

L'incontro che si è tenuto ieri al cinema Teodolinda è stata un'occasione per sviluppare il tema dal punto di vista legale senza sostenere o condannare la pratica dell'eutanasia. L'appuntamento è stato alle 16 di ieri. A presentare l'incontro vi era Monica Guzzi, giornalista de Il Giorno, mentre ad intervenire sono stati l'Onorevole Marco Cappato e Vittorio Sala, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Monza. Durante il corso dedicato agli avvocati, Giulio Tagliabue, Presidente Fondazione Forense di Monza, Carlo Cappuccio e Monica Civati, entrambi Consiglieri dell'Ordine degli Avvocati, hanno dialogato con Cappato per spiegare le dinamiche legali intorno al fine vita. Dopo l'introduzione all'evento, Giulio Tagliabue ha ricostruito l'iter giudiziario del caso di Cappato, dalle richieste di processarlo fino alla Corte Costituzionale.

"L'Ordine degli Avvocati ha deciso di soffermarsi su questo tema perché credo sia importante per ciascuno di noi capire le tematiche legate al fine vita soprattutto a distanza di quattro giorni dalla pronuncia della Corte Costituzionale - spiega Giulio Tagliabue - un momento importante dal punto di vista legale per capire se l'aiuto al suicidio in certe situazioni possa essere considerato reato". A seguire Carlo Cappuccio e Monica Civati hanno spiegato rispettivamente perché la decisione è stata rimandata al 24 settembre e se attualmente esistono proposte di legge per disciplinare il fine vita. Su questo ultimo tema, Marco Cappato ha illustrato i possibili scenari che si presenteranno dopo la pronuncia della Corte Costituzionale.

"Al giorno d'oggi l'ultimo tabù rimasto è quello della morte - racconta Marco Cappato - e invece la morte fa parte della vita e parlare di come si rispettano le scelte di fine vita di un malato significa parlare di come si rispettano i malati stessi e le persone più deboli, quindi è fondamentale non solo per quelle persone in particolare ma per tutta la società". L'incontro dell'Ordine degli Avvocati di Monza è stato chiuso da un approfondimento del Presidente della Fondazione Forense di Monza che ha spiegato quale possa essere il rapporto tra i poteri legislativi e giudiziari nel caso della futura pronuncia della Corte Costituzionale. Il corso "Vivere liberi fino alla fine?" ha dato diritto ai circa 250 avvocati presenti di ottenere due crediti formativi in diritto penale.