Monza, scontri dopo la partita. Nove Daspo agli ultras

Al termine di Monza-Vicenza si erano colpiti con pugni e calci. Le telecamere li hanno incastrati: stadio vietato da tre a cinque anni

Gli agenti al lavoro allo stadio in occasione di una partita

Gli agenti al lavoro allo stadio in occasione di una partita

 

Monza, 2 arpile 2022  - Nove Daspo da 5 a 3 anni. Per i violenti scontri in occasione di una partita di calcio: Monza-Vicenza del 12 marzo scorso.

Siamo in serie B, il Monza è lanciato verso i vertici del campionato ed è autore di una vittoria roboante (4-0) nei confronti dei veneti dell’ex allenatore Brocchi. Voglia di andare in serie A e, pure, un pizzico di spirito di rivalsa verso l’ex tecnico, mai molto amato in Brianza. In tribuna c’è anche il patron, Silvio Berlusconi, che assiste alla squillante vittoria assieme alla fidanzata Marta Fascina. E ad Adriano Galliani, ovviamente, il fido amministratore delegato e storico tifoso del Monza. Quello che nessuno ai attende, sono gli incidenti fra le tifoserie, di cui in realtà i più nemmeno si accorgono. Ma ci sono vecchie ruggini. Il Monza ad esempio è gemellato di ferro coi supporter della Triestina. Che a loro volta sono rivali storici del Vicenza. Le differenze in classifica non aiutano: il Monza è proiettato verso le alte sfere e sogna la promozione, il Vicenza lotta per evitare la retrocessione in serie C.

In quella circostanza al termine della gara un gruppo di sostenitori del Monza, alcuni a volto coperto e con in pugno aste, bastoni e cinture, si dirige verso il parcheggio riservato agli ospiti, in via Tognini. I vicentini dal canto loro, che condividono i colori (biancorossi entrambi) e un presidente facoltoso imprenditore (Renzo Rosso, patron dela Diesel, amico di Berlusconi) ma poco altro, accortisi dell’arrivo dei monzesi si mettono immediatamente a divellere la rete di recinzione. E arrivano allo scontro in modo violento con l’altro gruppo con lancio di oggetti, oltre che pugni, calci e colpi inferti con oggetti contundenti.

L’intervento del dispositivo di ordine pubblico disposto dalla Questura riesce a separare i due gruppi evitando che la situazione possa ulteriormente degenerare. A seguito di tali fatti gli agenti della Digos e dell’Ufficio Polizia Anticrimine della Questura di Monza e della Brianza, in collaborazione con gli omologhi uffici della questura di Vicenza, iniziano immediati accertamenti finalizzati all’identificazione delle persone coinvolte nelle violenze. Dalla visione dei filmati estrapolati dai sistemi di video sorveglianza e realizzate anche dal personale del gabinetto polizia scientifica della Questura di Monza, vengono identificate 9 persone, rispettivamente 5 monzesi e 4 vicentini, che avevano partecipato agli scontri. Da accertamenti, in particolare, si evidenziavano le posizioni di tre sostenitori monzesi e due sostenitori vicentini in quanto recidivi per essere stati già destinatari di precedenti provvedimenti di Daspo per violenze e reati da stadio commessi in occasione di incontri di calcio.

Alla luce delle risultanze acquisite, il Questore Marco Odorisio emette 9 Daspo: 5 nei confronti dei sostenitori monzesi (3 della durata di 5 anni e 2 della durata di 2 anni) e 4 tifosi a carico dei vicentini. I divieti di accesso alle manifestazioni sportive sono della durata di 5 anni nei confronti di 2 e di 3 anni a carico dei restanti 2.

Proseguono gli accertamenti della Questura di Monza e della Brianza e della Questura di Vicenza al fine di identificare altre persone coinvolte negli scontri. Il Daspo, “Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive”, torna così prepotentemente in città. L’ultima colta era stato in occasione di un vecchio derby contro il Como.