Calano i reati in Brianza Non truffe e violenze in casa

Exploit dei raggiri (+56,78% in provincia, +39,39% a Monza), soprattutto online. Più denunce di maltrattamenti anche grazie alla procedura del “codice rosso“

Migration

di Marco Galvani

Calano i crimini in generale, ma aumentano pericolosamente i maltrattamenti in famiglia, le truffe, soprattutto quelle su internet, e i reati finanziari: le due facce della Brianza negli ultimi tre anni, la quinta provincia in Lombardia per numero di reati commessi. In particolare in provincia i maltrattamenti in famiglia sono aumentati del 3,73%, mentre nella sola città di Monza la percentuale sale a 32,35.

Numeri legati a una maggiore sensibilità delle vittime, sempre più portate a denunciare gli episodi di violenza anche grazie alla nuova procedura del codice rosso introdotta nel 2019. Ma l’aumento più sensibile è stato registrato al capitolo delle truffe: +56,78% in Provincia, +39,39% a Monza. Su questo fronte, nel corso dell’ultima riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura a cui hanno partecipato i rappresentanti provinciali delle forze di polizia, il procuratore Claudio Gittardi, il sindaco di Monza Paolo Pilotto e l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia, è stato concordato che, accanto all’attività di controllo, "dovrà essere rivolta grande attenzione alla promozione di iniziative di sensibilizzazione e ascolto, nella prospettiva di intercettare per tempo possibili segnali di difficoltà".

In questa direzione va anche lo stanziamento di apposite risorse dal Viminale attingendo dal Fondo unico giustizia per attività di prevenzione e contrasto alle truffe (in particolare agli anziani): alla Brianza sono stati destinati poco più di 17.500 euro. In risalita anche i reati in ambito economico e finanziario: si è registrato un aumento del 75% del riciclaggio (da 2 a 8), del 84,62% dei delitti fallimentari (da 2 a 13) e della contraffazione di marchi e prodotti industriali (da 4 a 26). Una crescita già certificata nel 2021 rispetto all’anno precedente, tuttavia "i dati erano stati fortemente condizionati dal lungo periodo di lockdown – precisa la prefetta Patrizia Palmisani –. Abbiamo dunque ritenuto opportuno confrontare il dato del 2021 anche con quello del 2019, così da condurre un’analisi più puntuale esaminando due periodi analoghi. Si è così confermato anche nel 2021 il trend in riduzione registrato negli anni passati, sebbene tale tendenza abbia avuto un’intensità diversa rispetto al calo importantissimo registrato nel 2020". In termini assoluti, nel corso del triennio si è registrata una riduzione del 10,72% dei reati contro il patrimonio (-10,39% a Monza), in particolare dei furti (-24,22% in provincia; -23,3% a Monza) e delle rapine (-32,23% in provincia; -17,02% a Monza).

Tendenza analoga per i reati in materia di stupefacenti (-16,05% in Provincia; -50,47% a Monza). In parziale controtendenza il dato delle violenze sessuali a Monza, dove sono stati denunciati 14 episodi a fronte dei 13 del 2019 e del 2020 (+7,69%). Si conferma, invece, il trend in riduzione in provincia (-20%). Per quanto riguarda il controllo del territorio, il lavoro incrociato della Questura e delle Compagnie dei carabinieri ha permesso di potenziare le attività di prevenzione e repressione: l’anno scorso sono state identificate 152.375 persone (+22,43% rispetto al 2020; +49,64% rispetto al 2019) e controllati 69.803 veicoli (+7,18% rispetto al 2020; +41,45% rispetto al 2019). Mentre le denunce hanno toccato quota 3.663, 580 gli arresti.