Bovisio Masciago, spara alla moglie e si costituisce: trovata l'arma del delitto

La pistola, con matricola abrasa, è stata trovata dai carabinieri tra i rovi a bordo strada su indicazione dello stesso killer

Carabinieri sul luogo della sparatoria e la vittima Valeria Bufo

Carabinieri sul luogo della sparatoria e la vittima Valeria Bufo

Bovisio Masciago (Monza), 20 aprile 2018 - I carabinieri di Desio hanno trovato la pistola che Giorgio Truzzi, 57enne di Seveso, avrebbe utilizzato per uccidere sua moglie Valeria Bufo, 56 anni, ammazzata con almeno tre colpi ieri per la strada a Bovisio Masciago. A quanto si è appreso si tratta di un revolver Smith and Wesson di vecchia fabbricazione, recuperato dai militari tra i rovi che lambiscono la strada 44 in corrispondenza del Comune di Cesano Maderno, su indicazione dello stesso Truzzi. L'uomo, dopo aver sparato, si è costituito. 

Domani, sabato 21 aprile, si terrà l'interrogatorio di garanzia dell'uomo. Secondo quanto riferito dal suo difensore d'ufficio Patrizio Lepiane, "quando il magistrato ieri ha letto il capo di imputazione ha reagito entrando in uno stato confusionale, tanto da rendere necessario interrompere l'interrogatorio" e, ha proseguito il legale "era convinto che la moglie fosse ancora viva". Stando all'avvocato «vi saranno comunque alcuni aspetti sulla vicenda e le persone da approfondire, a me non risulta una separazione avviata tra i due". Truzzi dovrà anche chiarire la provenienza del revolver calibro 38 con matricola abrasiva che, su sua indicazione, i militari di Desio ( Monza) hanno ritrovato tra i rovi, sotto un cavalcavia, non molto lontano dalla zona dell'agguato.

Durante la giornata di oggi le indagini dei militari, coordinati dal Pm Stefania Di Tullio, si sono concentrate sulla fine della relazione tra Truzzi e la moglie, per ricostruire il movente del delitto. La coppia, che ha tre figli, a quanto si è appreso, sarebbe stata in crisi da anni, tanto che la vittima era andata via di casa insieme alla figlia minore. I figli, di 20, 24 e 17 anni, sono stati sentiti dai carabinieri così come i colleghi di lavoro sia di Bufo sia di Truzzi, gli amici e i familiari. Secondo quanto ricostruito fino ad ora, l'uomo nelle ultime settimane avrebbe pronunciato, all'indirizzo della moglie, frasi potenzialmente minacciose che, però, lei non avrebbe preso in seria considerazione. Gli inquirenti cercheranno ora di capire se alla base delle tensioni dovute alla separazione vi fossero anche motivazioni di natura economica, così come dettagli sulla provenienza della pistola utilizzata da Truzzi. Domani è prevista l'udienza di convalida per il suo arresto.