
di Paolo Galliani
Non è il caso di scomodare Shakespeare che paragonava la pint of beer ad un “pasto da re”. Che la birra sia diventata una bevanda più che accreditata per celebrare il 25 dicembre e dare il benservito all’anno che se ne va, lo dicono i dati sul consumo di Ipa, Ale e Stout anche durante le feste.
E lo rivela anche la nutrita produzione di “Christmas Beer” che numerosi birrifici artigianali hanno ormai l’abitudine di firmare. Quelli brianzoli più di altri. Lo sta facendo “Birra Eretica” di Ornago, fondata da Luciano Parolini nel 2011, nota tra gli appassionati per la sua erbacea Ornagher ad alta fermentazione e la brown ale “Dolcenera” di stampo britannico.
Tra le novità natalizie di quest’anno, con tanto di collarino di Babbo Natale, la Balurdon d’ispirazione belga, con 10 malti e 8,5 gradi; e la “3X3”, ovvero, 3 malti, tre luppoli e 9,5 gradi, birra speziata con vaniglia, coriandolo e arancia amara. Due birre che, peraltro, sono state recentemente premiate dall’Unione Birrai come le migliori d’Italia tra quelle natalizie e abbinabili al panettone.
Più che speciali anche le creazioni del “Birrificio Rurale” di Desio, altra eccellenza della produzione brassicola in Brianza, fondato anni fa da Lorenzo Guarino, che per le festività presenta sul mercato la “160” (gli anni complessivi dei 3 soci titolari), una Robust Porter da 6,8 gradi, scura, di tradizione anglosassone; e la “Modern Ipa”, 7,5 gradi, birra aromatica e chiara dal mood nordamericano e dagli aromi che rimandano agli agrumi e ai frutti tropicali. Fa la sua parte anche La Birrofila di Bernareggio, che ai suoi fan propone la Grinch, una Winter Session Beer d’ispirazione belga. Mentre la blasonata e storica (dal 2007) Menaresta di Carate Brianza celebra il clima festaiolo di fine anno con la sua fruttata Strong Ale ai fichi d’India di 10 gradi e con “La Verguenza”, una Imperial Ipa con un ricercatissimo luppolo australiano. Non è tutto. C’è il birrificio RailRoad di Seregno che si prende la scena con una confezione “Presepe Alcolico” contenente 6 birre brandizzate con i personaggi tradizionali della popolare composizione plastica della Natività. E all’appello non mancano i brand monzesi più gettonati. Come il birrificio Carrobiolo di Pietro Fontana che per l’occasione sfodera delle Magnum in versione Brown Ale, Pils e Tripel e un’edizione limitata di una preziosa OG 1111 Vintage del 2017. E come Alma, altro bel nome della tradizione brianzola in tema di birra, in cerca di consensi con la sua “Babba”, anch’essa d’ispirazione belga, speziata e con note di frutta secca, annunciata da un grosso cappello di Santa Claus. Quasi una premonizione.
Del resto, questo è un periodo speciale per la realtà brassicola guidata da Davide Montrasio e Alberto Moreo e sostenuta dal talento del giovane birraio Stefano Valenza. Fino a ieri, il birrificio era relegato in una piccola sede di via Lecco 168. Tempo qualche settimana, Alma aprirà in via Monte Pasubio 7, a metà strada tra San Rocco e San Fruttuoso. Con tanto di locale-pub annesso. Che dire? Auguri!