STEFANIA TOTARO
Cronaca

Besana Brianza, anziani maltrattati: altri patteggiamenti

Si tratta di due dei quattro operatori socio-assistenziali che ne avevano già fatto richiesta e hanno versato un risarcimento

di Stefania Totaro

Vogliono patteggiare, dopo avere versato un risarcimento dei danni, anche gli altri due dei quattro operatori socio assistenziali accusati di maltrattamenti ai degenti della casa di riposo di Besana Brianza. A voler concordare la pena, oltre alle due donne (una nel frattempo è andata in pensione e l’altra sta seguendo un percorso psicologico di recupero per sondare i motivi dei suoi comportamenti violenti e per lavorare su se stessa affinchè quanto commesso non succeda mai più), anche i due coimputati minori (tra cui un sudamericano) che inizialmente non avevano presentato richieste di riti alternativi.

Tutti sono chiamati a presentarsi il 29 settembre per l’udienza prelminare al Tribunale di Monza, dove la giudice Cristina Di Censo valuterà se i patteggiamenti richiesti sono da ritenersi congrui. La Fondazione Scola che gestisce la casa di riposo si costituirà parte civile nel procedimento penale. E’ stata la pm della Procura di Monza Cinzia Citterio a chiedere i rinvii a giudizio per l’orrenda vicenda, portata alla luce nell’estate 2019 dagli accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Seregno dopo la segnalazione fatta ai militari dalla stessa dirigenza della casa di riposo, che aveva raccolto i racconti di alcuni colleghi degli attuali imputati per maltrattamenti aggravati e continuati. "Fai schifo", "ma quando muori?", "Adesso qui ci vorrebbe un’insulina fatta bene...", queste alcune delle frasi pronunciate e catturate dagli investigatori nel corso dell’inchiesta, coadiuvata da intercettazioni ambientali e immagini registrate con microspie, che ha evidenziato come i dipendenti del ricovero, tre donne e un uomo (la posizione di un’altra donna è stata stralciata e va verso la richiesta di archiviazione perchè non sono risultati elementi indizianti a suo carico), fossero soliti schiaffeggiare gli anziani, strattonarli e spintonarli, insultarli e minacciarli di morte.

Non solo, a quanto emerso, per puro "divertimento" di notte avrebbero scoperto gli ospiti, lanciando loro acqua sul viso, accanendosi in particolare su anziane donne di cui alcune con difficoltà motorie o affette da disabilità. Le vittime, quantomeno sei degenti di età compresa tra tra gli 81 e i 99 anni, erano in molti casi donne affette da Alzheimer, quindi in una condizione psichica di enorme fragilità. L’orrore a cui sono state sottoposte, secondo quanto documentato dai carabinieri, andava avanti almeno da dicembre di due anni fa.