Bellusco, travolti e uccisi da un'auto: "Ciondolavano, non ho potuto evitarli"

La giovane che ha falciato i due manovali marocchini: "Davanti c’era un’altra auto, li ha improvvisamente scartati e me li sono trovata davanti"

Rilievi sull'auto dopo il terribile incidente di Bellusco

Rilievi sull'auto dopo il terribile incidente di Bellusco

Bellusco (Monza Brianza), 10 ottobre 2018 - «Non ho potuto evitare di investirli perché prima di me c’era un’altra auto che li ha improvvisamente scartati spostandosi sulla carreggiata opposta e io me li sono trovata davanti che ciondolavano con delle bottiglie in mano».

È quanto sostiene la ventunenne di Ornago che venerdì notte ha investito in auto e ucciso due trentenni marocchini sulla provinciale Monza - Trezzo sull’Adda all’altezza di Bellusco. A riportarlo sono i suoi difensori, gli avvocati Veronica Fumagalli e Riccardo Mariconti, che ieri hanno accompagnato la ragazza al Tribunale di Monza per l’udienza di convalida dell’arresto per omicidio stradale plurimo davanti al giudice per le indagini preliminari Federica Centonze. L'interrogatorio  è durato circa mezz’ora. Quando è uscita dall’ufficio del giudice, la ventunenne, faccia pulita da ragazzina, occhiali da vista e coda di cavallo, si asciugava ancora le lacrime. I suoi avvocati non si sono opposti alla convalida dell’arresto e neanche alla misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari decisa dal magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore monzese Flaminio Forieri.

Riservandosi di chiedere eventualmente che la giovane sia autorizzata a recarsi al lavoro in un secondo momento, quando la ventunenne avrà superato il periodo di choc per avere causato la morte dei due muratori marocchini, Youssef Oujaa, 33 anni e Aziz Oukhanekch, 38 anni. Intanto si attenderanno gli esiti della perizia cinematica che il pm ha intenzione di disporre per ricostruire la dinamica dell’incidente stradale e a cui potranno partecipare anche consulenti nominati dalla difesa dell’indagata. Secondo una prima ricostruzione del fatto i due marocchini viaggiavano a piedi sulla provinciale perchè stavano tornando a casa verso Cornate d’Adda, dove entrambi risiedevano, dopo che l’auto su cui viaggiavano, guidata da un amico connazionale di 29 anni di Bellusco, era stata posta sotto sequestro dai carabinieri. Il conducente era stato infatti trovato in stato di ebbrezza dopo un controllo che aveva anche portato al ritiro della patente di guida e anche i suoi amici non erano in grado di mettersi alla guida perchè avevano alzato il gomito. Questi ultimi sono stati falciati sulla strada poco illuminata dall’utilitaria guidata dalla ventunenne. Anche lei poi risultata ubriaca, con un tasso alcolico di 1,95 grammi per litro, come è risultato dall’esito dell’alcoltest a cui la ragazza è stata sottoposta dopo essere stata trasportata sotto choc in ospedale, eseguito quasi due ore dopo l’impatto mortale.

La consulenza tecnica dovrà accertare se le due vittime si trovavano sul ciglio della strada oppure più verso il centro della carreggiata e la velocità a cui procedeva l’auto dell’investitrice, che appare superiore a quella consentita, almeno guardando i danni al parabrezza e alla carrozzeria anteriore della vettura dopo il tragico duplice impatto.