ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Desio, baby pusher tra scuola e oratorio

A 16 anni nasconde insieme alla madre mezzo chilo di marijuana

L'operazione dei carabinieri

Desio (Mona Brianza), 22 dicembre 2018 - In casa aveva oltre mezzo chilo di marijuana. Insieme a qualche centinaia di euro e tutto il kit per il confezionamento delle dosi. Uno spacciatore esperto, a quanto pare. Tutto nella norma, diciamo, visto che il mestiere è quanto mai diffuso e in crescita.

Se non fosse che il pusher ha soli 16 anni. Spacciava tra scuola e oratorio. Presumibilmente a coetanei. Lo faceva con la piena consapevolezza e anzi la collaborazione della madre. Un baby venditore di fumo, per una piaga che giorno dopo giorno assume contorni sempre più drammatici. Una piaga che i carabinieri della compagnia di Desio stanno cercando in ogni modo di arginare. L’arresto è firmato dagli uomini della stazione cittadina.

Tutto comincia dalla scuola frequentata dal ragazzo, un istituto superiore a Desio. I docenti notano degli atteggiamenti particolarmente strani e preoccupanti da parte del giovane. Decidono di riferire alla Dirigenza che, a sua volta, ritiene di dover attivare altri canali. Ne vengono informati i carabinieri. I quali non cadono dalle nuvole. Anzi, quel nome è già schedato nei propri archivi, perché identificato durante dei controlli negli oratori locali, dove a volte bande di ragazzini imperversano e creano guai.

Il tutto arriva sul tavolo della Procura dei Minori di Milano, che prende in mano la situazione e decide di far eseguire ai militari una perquisizione domiciliare per il 16enne. I carabinieri bussano alla porta dell’abitazione e apre la mamma. C’è anche il ragazzo.

I due si mostrano subito molto agitati. In particolare, la donna, 43 anni, viene notata mentre cerca di nascondere circa 200 euro in contanti. Probabilmente sa già bene che, in caso di accertata attività di spaccio, le somme trovate in casa spesso vengono associate al "lavoretto", e quindi sequestrate.

Il ragazzo ammette che ogni tanto si fa qualche canna, ma nulla di più. Un militare riesce ad agganciare un rapporto empatico con lui. "Andate a casa di quel mio amico, è lui che la spaccia...". I carabinieri danno un’occhiata anche nell’altra abitazione, ma emerge solo qualche frammento di fumo. Tornano dal 16enne. Danno una occhiata al suo cellulare e, tra le foto, ne trovano una con un involucro pieno di droga. "L’ho fatta ma non eravamo qui...".

Dalla geolocalizzazione, però, i carabinieri capiscono che è stata scattata proprio lì. Messo alle strette, lo studente non può fare altro che ammettere e svelare ai militari il nascondiglio, in un mobiletto nel balcone. Qui spuntano ben 560 grammi di marijuana più materiale per il confezionamento e bilancino di precisione. La roba viene sequestrata. Il giovane viene arrestato e portato al Beccaria di Milano. La madre, invece, viene denunciata per favoreggiamento, visto che ha mostrato di conoscere molto bene l’attività collaterale agli studi in cui era impegnato il figlio.