
di Antonio Caccamo
Una data da segnare in agenda: venerdì 11 settembre, alle 8, chiuderà per sempre l’ultra centenario passaggio a livello, di fronte alla chiesa parrocchiale, che taglia in due Arcore. Si trova al km 7,043 della tratta Monza-Calolziocorte della linea Milano-Lecco. Tra poche settimane non potrà attraversarlo più nessuno. Né auto, né pedoni, né ciclisti. Saranno tirate su due barriere invalicabili in cemento nei punti dove adesso si alzano e si abbassano le sbarre.
Destinata alla demolizione anche la massicciata che diventerà strada asfaltata in prossimità dell’ormai ex incrocio ferroviario. Non potendolo più passare sui binari, arrivando da Oreno di Vimercate sarà obbligatorio svoltare a sinistra da via Battisti all’incrocio con via De Gasperi. Da via de Gasperi, la strada della Peg Perego e del cimitero, si dovrà andare dritto. Il Comune sta preparando tutti i cartelli stradali di divieto e di obbligo. L’operazione nasce "a tutela della pubblica incolumità" da una convenzione stipulata con Rete ferroviaria italiana che dagli anni ’90 punta all’eliminazione dei passaggi a livello, quelli più pericolosi perché le rotaie incrociano strade in prossimità dei centri abitati.
Trent’anni fa erano oltre 12mila le barriere ferroviarie, da allora ne sono stati eliminati 8.000. La questione della loro pericolosità è venuta alla cronaca dopo il tragico incidente di Maleo il giorno di Ferragosto. Elisa Conzadori, 34enne residente a Regona di Pizzighettone, ha perso la vita travolta in auto da un treno ad un passaggio a livello tra Maleo e Codogno.
"Nel 2020 - fa sapere sapere Rfi, dicendosi pronta a chiudere anche quello di Maleo - è prevista l’eliminazione di altri 100 passaggi a livello, di cui 9 in Lombardia che si aggiungono ai 23 già soppressi nel 2019". "Senza il passaggio a livello avremo più sicurezza e meno incidenti", dice Fausto Perego, assessore ai Lavori Pubblici, forse anche per rispondere a chi ha criticato la chiusura temendo di ritrovarsi in coda ogni mattina per passare dall’altra parte dei binari sul cavalcavia 800 metri più avanti: "Abbiamo modificato la viabilità, creando una rotatoria alla fine del ponte Benedetto Croce con la ex Statale 36 in modo da evitare rallentamenti e incolonnamenti".
Il vecchio semaforo all’incrocio CasatiGilera non sarà eliminato "lo lasceremo per gli attraversamenti dei pedoni e ciclisti a richiesta e per le auto quando la loro presenza, oltre un certo numero, sarà rilevata da sensori". Dei tre semafori esistenti resterà di fatto solo quello verso la stazione ferroviaria, da dove passano 10.000 persone al giorno "la CasatiGilera va fluidificata non resa una pista dell’autodromo". Per i pedoni e i ciclisti è stato invece costruito un sottopasso che sarà inaugurato a giorni. Un’opera inserita nel piano di recupero delle vecchie acciaierie Falck dove sta sorgendo un nuovo quartiere residenziale.
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