
Il Museo d'Arte Contemporanea di Lissone ospiterà un progetto di museoterapia per persone con demenze, offrendo un percorso di esplorazione artistica per migliorare la qualità di vita.
Quando l’arte fa stare bene e aiuta a gestire le emozioni. L’osservazione dei dipinti e delle opere dei grandi maestri come strumento per contribuire a far stare meglio le persone affette da demenze, Alzheimer e altre patologie neurodegenerative. È il progetto di museoterapia che prenderà il via da gennaio al Museo d’Arte Contemporanea di viale Elisa Ancona, organizzato dall’Aral-Associazione Ricerca Alzheimer Lissone in collaborazione con il Comune.
Sarà un percorso in cui l’esplorazione delle opere d’arte presenti al MAC verrà utilizzata, spiegano dal municipio, per "favorire la rieducazione cognitiva ed emotiva delle persone coinvolte", sollecitandone "le capacità sensoriali, uditive e visive" attraverso il confronto con i dipinti e sostenendo "la comunicazione delle emozioni attraverso l’espressione artistica". Questa particolare forma di arteterapia è già stata sperimentata con successo al MAC: una prima esperienza in tal senso è stata portata avanti all’inizio di quest’anno e ora verrà nuovamente replicata, da gennaio a marzo 2025, con incontri a piccoli gruppi accompagnati da operatori specializzati. Saranno in tutto 5 incontri da tre ore l’uno, con visite guidate del museo durante le quali verranno osservate alcune opere selezionate; successivamente ci saranno alcuni laboratori condotti da esperti di tecniche di arteterapia. L’iniziativa vuol essere un modo innovativo di contribuire alla cura e al sostegno delle persone affette da patologie neurodegenerative, offrendo loro un ambiente stimolante e particolare in cui poter esplorare, comunicare ed esprimere le proprie emozioni. Questo con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita. L’associazione Aral non è nuova a progetti per aiutare le persone malate di Alzheimer e i loro familiari: insieme ad altre realtà cittadine di volontariato, alla casa di riposo Agostoni e all’ordine provinciale dei medici organizza da alcuni anni l’iniziativa “Alzheimer Cafè“, che accompagna e sostiene le famiglie nella conoscenza di questo tipo di malattie.
Vengono così promossi incontri con esperti di queste patologie e una serie di laboratori di danzaterapia e musicoterapia per chi è affetto da demenza, per contribuire a mantenere le capacità sociali, emotive e relazionali. Vengono inoltre organizzati gruppi di auto-mutuo-aiuto tra i familiari, come spazio di ascolto e di confronto delle reciproche esperienze. I prossimi appuntamenti dell’Alzheimer Cafè saranno dal 14 dicembre fino a metà maggio negli spazi del Centro diurno Don Moscotti della Rsa Agostoni.
Fabio Luongo