CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Alla mensa dei poveri. La bellezza arriva a tavola

Ikea e Soroptimist riarredano il centro gestito dalla San Vincenzo . Ogni anno in via Raiberti vengono assicurati 40mila pasti ai più fragili. .

Alla mensa dei poveri. La bellezza arriva a tavola

La bellezza degli ambienti porta serenità e coraggio di sperare nel futuro, anche per quelli che non ce la fanno. E così il Soroptimist Club Monza ha collaborato con Ikea Carugate per rendere più bella e accogliente la mensa dell’asilo notturno di via Raiberti.

Attraverso il progetto Help di Soroptimist, sono stati riarredati la mensa e il cortile interno dell’asilo notturno del centro polifunzionale di via Raiberti (di proprietà del Comune di Monza) che la San Vincenzo gestisce dalla sua nascita e che ospita persone adulte senza fissa dimora. L’iniziativa è volta a individuare associazioni virtuose del territorio che operano a favore di persone svantaggiate, di minori in situazioni di sofferenza o indigenza, di donne soggette a violenza e discriminazione, cui indirizzare l’azione di Ikea. La mensa offre più di 40mila pasti all’anno a persone in stato di difficoltà. La sua ristrutturazione è stato un progetto articolato che ha avuto inizio nel 2023 e che, dopo vari passaggi, cui il Soroptimist Club di Monza ha partecipato attivamente, ha visto la consegna degli arredi, da parte di Ikea Carugate, venerdì scorso, proprio nel giorno dedicato a San Gerardo che si è sempre occupato dei più fragili.

Venerdì alle 11.30 verrà inaugurato il nuovo allestimento, alla presenza delle istituzioni, di Piergiovanni Bellomi, presidente del consiglio centrale di Monza che ha seguito personalmente il progetto, del Soroptimist club di Monza che lo ha patrocinato e di tutta Ikea Carugate, in particolare della dottoressa Romana Caldarelli, del servizio Sustainability Specialist, che ha progettato e concretizzato il tutto nell’ambito del progetto di inclusione, nella mission di Ikea che in nome del suo fondatore Ingvar Kamprad, desidera "migliorare la vita alla maggior parte delle persone".

"Non possedere una casa, ma poter consumare i propri pasti in un luogo totalmente rinnovato, bello e gioioso – afferma la presidente del Soroptimist Club di Monza Sara Polito – rende la vita meno difficile ed offre una speranza di dignità alle persone che ne fruiscono, perché fa immaginare che, oltre il proprio buio, fuori possa esserci la luce".