Al via gli interrogatori dell’imprenditore e di 4 funzionari

La partita di legna regalata alla suocera? "Era vecchia, da buttare". Altri sostengono invece di avere rispedito al mittente le bustarelle

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Partono oggi al Tribunale di Monza gli interrogatori di garanzia davanti al gip del Tribunale di Monza Gianluca Tenchio per i lavori pubblici in odore di mazzette e buoni benzina nascosti nei cesti natalizi. Oltre a Francesco Tallarita, saranno convocati i funzionari pubblici Giovanni Mancini, Stefano Buccino, Francesco Bonasera e Angela Galbiati.

A loro spetta la decisione se avvalersi della facoltà di non rispondere oppure fornire la loro versione sui fatti contestati. Alcuni indagati hanno già fornito le loro giustificazioni ai rispettivi avvocati. Come il dipendente pubblico della Provincia di Monza e Brianza che, sul carico di legname fatto scaricare da Tallarita a casa della suocera, sostiene che era una partita di legna vecchia da buttare.

O altri che sostengono di avere a loro volta rispedito al mittente il cesto natalizio ‘farcito’ di bustarella. Oltre a loro sono altri sette gli indagati. Oltre alla moglie dell’imprenditore, M.C., 45 anni, risultano M.C., 66 anni, capo settore gestione del territorio al Comune di Biassono prima di Giovanni Mancini; poi E.R., 60 anni e M.S., 61 anni, professionisti esterni incaricati dal Comune di Biassono per progettazione e direzione lavori; M.M., 60 anni, dipendente di Brianzacque come Rup; A.T., 59 anni, ingegnere in servizio alla Provincia di Monza e Brianza e C.O., 54 anni, collega di Angela Galbiati.

Sulla vicenda si è espressa la Provincia di Monza e Brianza, assicurando che sta "garantendo piena collaborazione alle forze dell’ordine incaricate dalla Procura di Monza. Sono stati già adottati i necessari e conseguenti atti nei riguardi dei dipendenti interessati, anche a tutela dell’istituzione e dei dipendenti che operano con etica e senso di responsabilità nel rispetto delle regole. E’ necessario e doveroso precisare che, dalle evidenze documentali emerse, le imputazioni ed i fatti contestati sono da riferire esclusivamente alla gestione esecutiva ed operativa dei singoli contratti di appalto da parte dei funzionari pubblici coinvolti nell’indagine".

Anche il Comune di Biassono ha diffuso una nota. "L’amministrazione comunale di Biassono sta collaborando con la procura e con gli agenti della guardia di finanza – si legge nel comunicato firmato dal vicesindaco Donato Cesana – Il presunto coinvolgimento si riferisce a fatti accaduti tra il 2018 e l’inizio del 2021. Esprimiamo la piena fiducia che sempre abbiamo avuto e che conserviamo per i funzionari e i dipendenti del nostro Comune che, proprio in questi mesi, sta avviando procedimenti e gare d’appalto per importanti lavori che investono il territorio e quindi necessitano di continuità amministrativa e tecnica".

Stefania Totaro