
di Barbara Apicella
Chi la dura la vince e a loro la tenacia non è mai mancata. Dopo sette anni di attesa, progetti fatti e rifatti, raccolte fondi, speranze e delusioni, alla fine lunedì mattina inizieranno i lavori per l’allestimento del parco giochi ai Boschetti Reali.
Canta vittoria Anna Martinetti che nel 2013, insieme a Virgina Fumagalli, diede vita all’associazione Andiamo ai Boschetti. L’obiettivo era restituire alle famiglie lo spazio verde di via Regina Margherita, sottraendolo agli spacciatori e ai vandali.
Fin dall’inizio l’associazione immaginava un giardino con giochi inclusivi per i bambini dai 3 ai 12 anni. L’obiettivo era richiamare le mamme, i nonni e i bambini allontanati dalle frequentazioni tutt’altro che raccomandabili che si riunivano ai Boschetti.
"È stata un’impresa – racconta Martinetti -. Abbiamo aperto anche una pagina facebook e organizzato diverse iniziative per sensibilizzare la popolazione sul nostro progetto". Il team di Andiamo ai Boschetti fin da subito si è rimboccato le maniche: ha organizzato pulizie dell’area in collaborazione anche con le detenute nella casa circondariale di Monza, sistemato le panchine prese di mira dai vandali, organizzato raccolte fondi. Perché per realizzare il sogno di recuperare e attrezzare l’area con i giochi erano fondamentali i fondi.
L’associazione ha organizzato banchetti, cene, ha realizzato e distribuito una borraccia con il logo del sodalizio. In sette anni sono stati raccolti 130.000 euro (30.000 grazie a un bando della Fondazione Cariplo alla quale l’associazione ha partecipato con il Comune, il resto grazie alle donazioni dei privati). Ma il vero nemico è stata la lentezza della macchina burocratica.
"All’inizio la Sopraintendenza aveva bocciato il progetto. Ci siamo rivolti all’allora assessore ai Lavori Pubblici Antonio Marrazzo: dovevano arrivare fondi, ma non se ne fece mai nulla". Nel frattempo l’associazione si è rinnovata, con l’arrivo di nuove mamme agguerrite e armate di santa pazienza che, malgrado le difficoltà, non si sono mai fermate, in primis l’architetto Carlotta Filippini e Kim De Rouk.
"Kim è una mamma belga e non si capacitava del fatto che fosse così complicato ottenere il nulla osta per realizzare il parco gioco, peraltro senza chiedere fondi pubblici". Difficile per uno straniero comprendere la lenta macchina burocratica italiana. "Sono state ostinate e non si sono fermate. Sono ritornate in Sopraintendenza (nel frattempo il sopraintendente era cambiato, ndr) trovando maggiore disponibilità. Hanno redatto e presentato il progetto, apportando di volta in volta le modifiche richieste. Nel frattempo siamo andati avanti con la raccolta fondi".
Nel dicembre 2018 è arrivato il regalo di Natale più bello e inatteso: dalla Sopraintendenza il via libera alla realizzazione. Ma la burocrazia era ancora dietro l’angolo e la festa è stata rinviata, dovendo attendere il via libera anche del Parco della Valle del Lambro, e poi ancora della Sopraintendenza, che nel frattempo aveva nuovamente cambiato i vertici. Adesso finalmente iniziano i lavori, rinviati ulteriormente a causa del Covid, con l’intenzione di fare il taglio del nastro a settembre.
"Siamo felicissimi. È un sogno che si concretizza". L’associazione Andiamo ai Boschetti donerà il parco giochi al Comune, che si dovrà occupare della manutenzione con il coinvolgimento della scuola di agraria.