Monza – Per il Teatro Binario 7 di Monza in arrivo la stagione numero venti. Vent’anni di impegno sul territorio per la diffusione di un’idea di cultura. “Io mi ribello, dunque esisto“ è il titolo scelto per una stagione che vede la conferma del riconoscimento, da Regione Lombardia, come uno dei “soggetti che svolgono attività di rilevanza regionale, per la promozione educativa, culturale e dello spettacolo”. Il riconoscimento si aggiunge a quello del ministero della Cultura che ha inserito la società “La Danza Immobile“ (per il triennio 2022-2024) tra gli organismi di programmazione teatrale selezionati dal Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo.
“Avremo testimoni illustri della scena nazionale, come Elio De Capitani, Renato Sarti, Paolo Rossi, Giuliana Musso e tanti altri nomi del teatro contemporaneo che presteranno la loro fantasia, e le loro intuizioni per tracciare una strada attraverso i paradossi dei tempi moderni – spiega Corrado Accordino (direttore artistico insieme a De Capitani) – Il buon teatro si ribella alla solitudine per renderla comunione, si ribella alla banalità per trovare l’originalità”.
Il sipario di Teatro+Tempo Presente si alzerà con “Goli Otok“ (il 5 e il 6 ottobre): produzione del Teatro dell’Elfo, regia e interpretazione di Elio De Capitani e di Renato Sarti, per lo spettacolo dedicato ad Aldo Juretich, monzese d’adozione e alla sua drammatica esperienza nel peggiore dei campi di internamento voluti da Tito. “Topi“ (l’11 e il 12 gennaio) farà riflettere sul G8 di Genova: regia e drammaturgia di Usine Baug per lo spettacolo che intreccia ricostruzione storica e invenzione scenica per rivivere i fatti del 2001.
La nuova stagione di Teatro+Tempo Presente porta con sé tre nuove produzioni della Compagnia Teatro Binario 7: Corrado Accordino firma la regia di “Il mondo nuovo“ (dal 27 febbraio al 2 marzo), da Aldous Huxley, “I libri non servono a sparare“ (dall’8 all’11 maggio) e “1984“ (il 12 e il 13 ottobre), da George Orwell.
Tra le nuove produzioni, “Inadeguato“ (dall’11 al 13 aprile), di Cinzia Spanò e Nicola Stravalaci, un flusso di parole ironico e divertente per riflettere insieme se sia davvero indispensabile lottare contro il senso di inadeguatezza. Stimoli a riflettere sulle dinamiche della società contemporanea arriveranno anche con “L’eterno marito“ (il 9 e il 10 novembre), da Fëdor Dostoevskij con la regia di Carlo Autelli e con “La scimmia“ (il 25 e il 26 gennaio), liberamente tratto dal racconto “Una relazione per un’accademia“ di Franz Kafka.
A proposito di società, di disparità e di discriminazioni, in “Esagerate!“ (il 23 e il 24 novembre) Cinzia Spanò punterà i riflettori sull’urgenza di un’emancipazione ancora troppo lontana. Anche “Rosella“ (il 29 e il 30 marzo) di Alberto Saibene ed Egidia Bruno indaga la condizione femminile: lo fa attraverso gli occhi di una ragazza del sud che si trasferisce a Milano negli anni del boom.
Alleanze che “sfidano i tempi e la terribile minaccia di una orwelliana polizia anti-radio” saranno portate in scena anche da “Nina’s Radio Night“ (il 15 e il 16 febbraio): produzione Nina’s Drag Queens per l’avventura “scanzonata e futuribile” di un gruppo di coraggiose dj impegnate a captare e ritrasmettere tracce sonore del passato. “Musica e musiche anche al centro di ...fino alle stelle!“ (il 30 novembre e il 1° dicembre), una produzione del Teatro degli Incamminati ambientata, tra romanticismo e desiderio di gloria, nell’Italia degli anni Cinquanta.
Musica e teatro canzone per “Buonasera signor G“ (l’1 e il 2 febbraio), produzione dell’Accademia dei Folli, mentre Paolo Rossi porterà in scena la sua “Operaccia satirica“ (il 15 e il 16 marzo): produzione Agidi, che trasforma in buffe composizioni i grandi classici della letteratura, omaggiati con “Un curioso accidente“ (il 19 e il 20 ottobre) di Carlo Goldoni, regia di Elena Bucci e produzione di NoveTeatro.