Kamikaze a Kabul, il presidente Biden: vi daremo la caccia e ve la faremo pagare

Ma l'Isis-K è pronta a colpire ancora negli ultimi giorni di ponte aereo. Per il Pentagono è allerta massima

Il soccorso a uno dei feriti

Il soccorso a uno dei feriti

Kabul (Afghanistan), 27 agosto 2021 - Il bilancio è ancora provvisorio ma sono almeno una novantina gli  afghani e 12 militari Usa morti  e 150 i feriti nel doppio attentato firmato Isis che ieri ha devastato la zona dell'aeroporto di Kabul. E tra le vittime vi sarebbero anche tanti bambini.

Il capo del comando centrale statunitense, Kenneth McKenzie, ha affermato che Washington è pronta alla rappresaglia contro gli autori dell'attacco. McKenzie ha detto di non ravvisare una complicità dei Talebani, che anzi l'Isis ha attaccato nel comunicato di rivendicazione, accusandoli di essere "in combutta con gli americani". "Siamo riusciti a eludere la sicurezza imposta dalle truppe Usa e dalle milizie talebane a Kabul e ad arrivare a meno di cinque metri dai soldati americani", recita il testo dell'agenzia Amaq. L'organizzazione ha postato una foto di  Abdul Rahman al-Lowgari uno degli attentatori suicidi.

Il presidente Usa, Joe Biden parlando alla nazione nelle notte italiana, ha lanciato un monito all'Isis-K: Vi daremo la caccia e ve la faremo pagare. E annunciato di aver chiesto un piano per colpire l'organizzazione terroristica. "L'America non si farà intimidire". Il presidente,che ha pianto durante la diretta tv ed  apparso molto provato, ha difeso la sua strategia, i tempi e le tappe dell'abbandono dell'Afghanistan. E ribadito che non c'è nessuna alternativa come non c'è prova di collusione tra i talebani e l'Isis, "Non sono bravi ragazzi ma è loro interesse che non accadano cose simili e che l'aeroporto rimanga aperto". Per questo le operazioni di evacuazione di 5.000 persone tra americani e civili afghani continueranno nei prossimi giorni e si concluderanno il 31 agosto. "Ho la responsabilità di tutto quello che è' successo. Perché è così' che funziona". Ma, ha ricordato il capo della Casa Bianca rispondendo alle domande al termine del suo discorso alla nazione che "e' l'ex presidente quello che ha fatto un accordo con i talebani per ritirarsi"

Il rischio di altri attentati nei prossimi giorni, secondo il Pentagono, è altissimo per  il ponte aereo si chiuderà il 31 agosto. Non è chiaro come tutto questo condizionerà le operazioni di rimpatrio ancora in corso. Il premier britannico Boris Johnson, dopo una riunione del comitato d'emergenza Cobra, ha assicurato che l'evacuazione proseguirà come previsto. Anche il presidente francese Emmanuel Macron, pur riconoscendo che le prossime ore saranno "estremamente rischiose", ha garantito che le evacuazioni continueranno fino al 31. Altri Paesi, come il Canada e la Germania, hanno già lasciato l'Afghanistan. Oggi si concluderà anche il ponte aereo italiano con la partenza dell'ultimo C-130 da Kabul.

 

 

 

La ricostruzione 

Secondo le ricostruzioni, si è trattato di un attacco complesso nella zona dell'Abbey Gate, area controllata dalle truppe Usa e britanniche dove, in quel momento, erano ammassate almeno 5.000 persone in attesa di conoscere il proprio destino. La prima esplosione è stata opera di un kamikaze che si è fatto saltare in aria fuori dal Baron Hotel. Quindi un altro kamikaze, più vicino al gate, in prossimità di un canale fognario diventato la terrificante sala d'attesa di migliaia di disperati.  Il racconto dei testimoni nella capitale afghana è agghiacciante. Cumuli di cadaveri, brandelli di corpi nel canale ricoperto di sangue. Un ex interprete dei marines Usa ha raccontato di aver visto morire tra le sue braccia una bambina di 5 anni. Le immagini e i video circolati sui social media mostrano feriti trasportati a bordo di carriole sgangherate con l'incessante ululato delle ambulanze in sottofondo.

 

Baron Hotel

Base per molti diplomatici, punto di raccolta dei cittadini americani e sede dove si processavano i visti speciali per centinaia di afghani: era questo il Baron Hotel, l'albergo con 160 camere preso di mira dagli attentatori nell'attacco condotto a Kabul. Il Baron si trova a poco più di un chilometro dall'aeroporto internazionale Karzai ed è' considerato un luogo chiave per l'evacuazione di britannici, americani e afghani che avevano lavorato per le organizzazioni britanniche. Il sito ufficiale dell'hotel descrive il Baron come "uno dei progetti piu' sicuri e prestigiosi di Kabul". Circondato da un muro alto una decina di metri e con cinque postazioni di sicurezza, l'albergo era protetto da un servizio privato di security, a pochi passi da Camp Sullivan, destinato ad accogliere le guardie afghane chiamate a supporto delle postazioni Usa. La scorsa settimana 169 cittadini americani erano stati prelevati con elicotteri dall'hotel e portati dentro l'aeroporto. Secondo gli analisti dell'amministrazione Biden, i terroristi contavano di provocare una strage tra i cittadini americani in attesa di lasciare il Paese. 

Isis-K 

I primi sospettati sono i membri dello Stato islamico della provincia di Khorasan, gruppo terroristico noto come Isis-K o Iskp. Già da alcuni giorni vi erano allarmi dei servizi occidentali che attribuivano a questo gruppo l'intenzione di colpire le operazioni del ponte aereo a Kabul con un attentato suicida.  Il gruppo  è stato fondato sei anni fa nella provincia sud occidentale pachistana del Balochistan, durante un incontro fra due emissari dell'Isis e un gruppo di talebani delusi dai loro comandanti. Allora lo Stato Islamico era nel pieno del suo successo e controllava ampie parti dell'Iraq e la Siria. Il nome di provincia di Khorasan si riferisce a imperi musulmani medioevali in un'area fra parti dell'Iran, l'Afghanistan e l'Asia centrale.  L'Isis ritiene che i talebani abbiano abbandonato la fede musulmana, dato che hanno accettato di trattare con gli americani. Li considera troppo pragmatici e non abbastanza rigorosi nell'applicare la legge islamica. In  Afghanistan sia i talebani che al Qaeda si sono opposti all'espansione dell'Isis-K, così come naturalmente hanno fatto il deposto governo di Kabul e le forze occidentali.  Si stimava che avesse fra i 1200e i 1500 combattenti in piccole aree delle province di Kunar e Nangarhar, e avesse deciso di decentralizzare l'attività con piccole cellule in varie parti del paese.  Ma dal giugno 2020, il gruppo si è dotato di un nuovo leader, che sarebbe un arabo a differenza dei suoi predecessori pachistani. E nei primi quattro mesi del 2021, la missione Onu in  Afghanistan ha contato 77 attentati rivendicati o attribuiti all'Isis-K, perpetrati contro la minoranza sciita, giornalisti, stranieri, militari e infrastrutture civili.

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L'attentatore

La foto di uno degli attentatori diffusa sui social da Amaq Amaq, l'organo di propaganda del sedicente Stato islamico, ha pubblicato sul web l'immagine di un uomo identificato come Abdul Rehman Al-Loghri, indicandolo come il "martire" che si è fatto saltare in aria nei pressi dell'aeroporto di Kabul. Abdul Rahman al-Logari è stato in grado di "superare tutte le fortificazioni della sicurezza" all'aeroporto di Kabul, arrivando "a non più di cinque metri dalle forze americane".

 

Ecco la foto di uno dei kamikaze

Operazione Aquila

Si concluderà oggi, 27 agosto, il ponte aereo organizzato dalla Difesa per portare in Italia i profughi afghani: 'ultimo volo da Kabul dovrebbe decollare all'alba alla volta di Kuwait City, da dove gli evacuati verranno poi trasferiti all'aeroporto di Roma Fiumicino. Sono 4.832 i cittadini afghani evacuati dal Paese asiatico dall'inizio dell'operazione Aquila. Ieri, 26 agosto,  551 persone sono state evacuate da Kabul a bordo dei C130J dell'Aeronautica Militare. Sono giunti a Fiumicino 1 KC-767, 1 Boeing 737 e 1 C-17 con a bordo complessivamente nei tre voli 702 cittadini afghani. In serata presso l'aeroporto romano sono arrivati ulteriori 2 voli: 1 velivolo KC-767 dell'Aeronautica Militare con 191 persone a bordo ed un C-17 con altri 371 passeggeri. Dal giugno scorso, quando con l'operazione Aquila 1 furono portati nel nostro Paese 228 afghani, sono 4.832 i cittadini afghani messi in sicurezza, 4.575 (di cui 1.062 donne e 1.146 bambini) quelli gia' giunti in Italia negli ultimi 12 giorni. 

Paura sul C-130

Poco prima che scoppiasse l'inferno, un C-130 italiano con a bordo anche alcuni giornalisti era decollato tra i proiettili: erano di una mitragliatrice afghana che sparava in aria per disperdere la folla che pressava verso il gate dell'aeroporto ma a bordo si sono vissuti attimi di terrore.

 

Panshir

I talebani e le milizie di Ahmad Massoud che controllano il Panshir, unica provincia afghana non arresasi agli studenti coranici, hanno concluso il primo giro di negoziati con un accordo di cessate il fuoco che sara' valido fino al prossimo tavolo di trattative. Lo riferisce Tolo News. (AGI) Rus 262010 AGO 21  NNNN   (AGI) - Roma, 26 ago. - L'incontro tra le due delegazioni e' durato tre ore ed e' avvenuto in territorio neutro, nella provincia del Panwar. La delegazione della resistenza del Panshir, composta da 12 persone, era guidata da Almas Zahid, un ex comandante dei mujaeddin; quella dei talebani, composta da 6 persone, era guidata dal vice capo dell'intelligence talebana, Mohammad Mohsin Hashimi.