Attentati a Kabul, ecco la foto di uno dei kamikaze

L'immagine diffusa sui social dal sedicente Stato Islamico

La foto di uno degli attentatori diffusa sui social da Amaq

La foto di uno degli attentatori diffusa sui social da Amaq

Kabul, 26 agosto 2021 -  Ha un nome uno degli attentatori kamikaze di Kabul. L'Isis infatti ha rivendicato la responsabilitaà dela strage fuori dall'aeroporto. Un attentatore, si legge sul canale Telegram dell'agenzia di stampa collegata all'organizzazione terroristica, Amaq, "e' riuscito a raggiungere un gruppo di traduttori e collaboratori dell'esercito americano al Baran Camp vicino all'aeroporto di Kabul e ha fatto brillare la sua cintura esplosiva tra di loro, uccidendo circa 60 persone e ferendone più' di 100, compresi i combattenti talebani". 

 Amaq, l'organo di propaganda del sedicente Stato islamico, ha pubblicato infatti sul web l'immagine di un uomo identificato come Abdul Rehman Al-Loghri, indicandolo come il "martire" che si è fatto saltare in aria nei pressi dell'aeroporto di Kabul. Abdul Rahman al-Logari, si legge nella rivendicazione dell'Isis, è stato in grado di "superare tutte le fortificazioni della sicurezza" all'aeroporto di Kabul, arrivando "a non più di cinque metri dalle forze americane".

Ma chi sono i terroristi di Isis-Khorasan  e perché il loro obiettivo non è solo l''Occidente?  A fare da sfondo all'attentato di Kabul infatti c'è lo scontro tra le due galassie del jihadismo, una riconducibile ad al-Qaeda e l'altra al sedicente Stato islamico (Isis).  Questa l'analisi di Lorenzo Vidino, direttore del programma sull'estremismo alla George Washington University, chesottolinea come l'Isis abbia interesse a colpire in Afghanistan non tanto per l' "ovvio" odio per l'Occidente, ma soprattutto in chiave anti-talebana.  "Il mondo jihadista è spaccato in due, da quasi 10 anni, tra Isis e al-Qaeda", premette l'esperto spiegando come i Talebani siano "saldamente" nel campo qaedista, mentre il sedicente Stato islamico ha tutto l'interesse di "indebolire" il movimento rivale salito al potere in Afghanistan.  "Dal mondo dell'Isis sono piovuti duri attacchi contro i Talebani in queste settimane: che sono infedeli, che sono fantocci degli americani e che governano il paese grazie a un accordo con gli Stati Uniti". I Talebani e l'Isis si combattano in Afghanistan da anni, "da quando quest'ultimo compare nel Paese nel 2014" e da alloro siano "nemici giurati".  "Non è un caso che appena entrati a Kabul, i Talebani come prima cosa siano entrati nella prigione più importante della capitale e abbiano ucciso uno dei capi dell'Isis-Khorasan  L'esperto è convinto che l' Isis-Khorasan non sia un gruppo "fortissimo" in grado di minare il potere dei Talebani, ma in qualche modo abbia voluto mandare un messaggio con un'azione, che se confermata la loro paternità, "non ha profondità strategica" ma è il "segnale che ci sono anche loro".