Tania Cagnotto: "Quasi quasi torno per i Giochi"

Colpo di scena «A Tokyo feci i primi Mondiali, papà dice che sarebbe giusto chiudere in Giappone»

Tania Cagnotto (Pasquale Bove)

Tania Cagnotto (Pasquale Bove)

Milano, 21 giugno 2018 - «In Giappone feci i miei primi Mondiali, a 16 anni, mio padre dice che sarebbe giusto chiudere lì il cerchio... vediamo, c’è ancora tempo». Non smentisce e nemmeno conferma Tania Cagnotto ieri a Milano per questione di sponsor e per presentare il suo libro “Oro, argento e Tania”. Francesca Dallapè, che in coppia con Tania vinse l’argento olimpico a Rio nel sincro da tre metri, dopo la maternità ha ripreso gli allenamenti: «Francesca sa essere molto insistente – prosegue la tuffatrice italiana più vincente di sempre -. A ottobre, finito il periodo di maternità, riprenderò ad allenarmi anche io perché sono ancora nel corpo sportivo delle Fiamme Gialle. Voglio vedere come reagirò fisicamente e poi prenderò una decisione definitiva anche per programmare la stagione perché nel 2019 bisognerebbe qualificarsi per le Olimpiadi...».

A Milano è esplosa Elena Bertocchi, lo scorso anno ai Mondiali di Budapest bronzo da 1 metro, nolti la indicano come sua erede: «Elena è molto competitiva e si è visto a Budapest. Mi auguro che possa crescere ancora e qualificarsi per le Olimpiadi di Tokyo 2020: qui dovrà puntare sui 3 metri perché è questa la disciplina olimpica. Sicuramente se dovessi tornare a gareggiare, la competizione con lei sarebbe molto stimolante».

Per una crescita di Bertocchi, ma anche di Milano (che nel 2026 potrebbe ospitare le Olimpiadi invernali), l’impiantistica dovrà migliorare: «È un elemento essenziale e da questo punto di vista Milano è molto carente – sottolinea Tania Cagnotto -. La richiesta, comunque, è molto alta e spero che in futuro la situazione possa cambiare qui, come in altre città italiane». Tania è una figlia d’arte perché entrambi i genitori sono stati dei tuffatori, ma la campionessa bolzanina non vuole «orzare sua figlia Maya, nata lo scorso 23 gennaio dall’unione con il marito Stefano, a seguire la sua carriera: «Sceglierà lei da sola perché io non voglio insistere. Io non ho mai sentito la competizione con mio padre Giorgio».

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