Rugby, Pescetto: "Vi racconto la mia palla ovale..."

Mentre la Federazione Italia Rugby ordina il blocco delle competizioni, l’mvp delle ultime finali scudetto si racconta

Paolo Pescetto

Paolo Pescetto

Brescia, 27 marzo 2020 -  Paolo Pescetto, mediano d’apertura del Calvisano, piede caldissimo dei campioni d’Italia, da alcuni giorni è tornato a casa, a Genova. Mentre la Federazione Italia Rugby ordina il blocco delle competizioni, l’mvp delle ultime finali scudetto è in una città che di drammi, in questi anni, ne ha vissuti tanti, troppi: «Vedo collaborazione, forse anche in virtù di quello che è stato il nostro vissuto. Tutti fanno quello che si deve fare, e ho la fortuna di avere i parenti vicini, a portata di mano, se mai ci fosse bisogno».

Classe 1995, Paolo Pescetto è certamente un gioiello in rampa di lancio del nostro rugby. Lui che ancora minorenne non venne considerato dalla Federazione per i pochi centimetri…: «E’ una storia che uscì allora, non so se per forza vera. Ma sì, si raccontò che fossi stato bocciato dai piani federali per la mia altezza. Sono 176 centimetri, non molti, ma ho sempre preso il buono delle cose. Senza quella bocciatura non avrei potuto vivere le esperienze successive, ovvero i campus in Nuova Zelanda e in Sud Africa, e i due anni in Francia, a Narbona».

Dunque, nessuna rivincita nel vestire quest’anno, per la prima volta, anche la maglia delle Zebre, la franchigia federale nel campionato Pro14: «Quest’anno uno dei miei obiettivi era quello di poter avere un’esperienza in prestito con loro, ci sono riuscito per una ventina di minuti. Ma nessuna rivincita. Ho la consapevolezza che i percorsi possano essere diversi, che ci sono momenti in cui qualcuno può non credere nel tuo potenziale».E poi c'è sempre la grande esperienza in Challenge Cup con Calvisano: «Dopo la scorsa stagione cercavo una conferma e un'ulteriore crescita, la Challenge è stata un passaggio importante. Un impegno duro, contro avversari che non sbagliano nulla, in un gioco molto più rapido. Ma in casa abbiamo fatto buone prestazioni, e dopo la gara con il Leicester, lo devo dire, mi sono per un po' macerato con la certezza che si potesse vincere».Ora, prossimo alla scadenza del contratto con Calvisano, Paolo Pescetto dovrà pensare al futuro, con il salto nelle Zebre nel mirino visto il primo assaggio: «Cerco di lavorare su ogni mio aspetto, spero di entrare sì in una franchigia, la stoffa c'è. La Nazionale? Ovvio, è il sogno di tutti».

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