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Basket, che brutta Milano. Venezia sbanca il PalaDesio

Ancora una volta compaiono fantasmi davanti agli occhi dei giocatori Olimpia che si sciolgono letteralmente ad inizio ripresa prendendo un incredibile parziale di 0-16 dopo aver disputato un primo tempo discreto di SANDRO PUGLIESE

Jenkins (LaPresse)

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO-UMANA VENEZIA 77-84 21-21; 43-38; 53-66 MILANO: Lafayette, Gentile 8, Cerella 2, Kalnietis 4, Macvan 12, Calò ne, Magro, Sovera ne, Sanders 28, Jenkins 4, Simon 9, Batista 10. All. Repesa VENEZIA: Pargo 4, Ejim 12, Bramos 12, Tonut 10, Jackson 3, Krubally 6, Green 16, Ruzzier ne, Criconia ne, Ress 4, Ortner 14, Viggiano 3. All. De Raffaele Tiri da 2 MI 26/47 VE 21/31 Tiri da 3 MI 3/21 VE 10/28 Tiri liberi MI 16/17 VE 12/17 Rimbalzi MI 39 (Batista 8) VE 29 (Ejim 6) Assist MI 13 (Lafayette 4) VE 17 (Green 6) Desio (Monza e Brianza), 19 maggio 2016 - Sembra di tornare 12 mesi indietro con il risultato finale di gara 1 di semifinale, a quel tempo fu Sassari a sbancare il Forum, questa volta è Venezia a sbancare il PalaDesio per 77-84 (peraltro l'anno scorso finì quasi uguale sul 75-84). Ancora una volta compaiono fantasmi davanti agli occhi dei giocatori Olimpia che si sciolgono letteralmente ad inizio ripresa prendendo un incredibile parziale di 0-16 dopo aver disputato un primo tempo discreto e chiuso sul +5. Così diventa inutile la solida prestazione di Rakim Sanders con 28 punti e 12/12 ai liberi, pagando a caro prezzo non solo il 3/21 ai liberi, ma anche una difesa decisamente rivedibile, soprattutto nei momenti cruciali della partita. Eppure la partenza del match era stata ben diversa con i biancorossi pronti a scattare dai blocchi di partenza sull'11-2 dominando con Sanders e Batista. E quando Venezia aveva dimostrato di poter stare nella partita, passando anche in vantaggio sul 33-36, la reazione era stata subito pronta affidandosi ancora al pivot per chiudere 43-38 all'intervallo. Come non detto perchè l'Olimpia praticamente non esce dagli spogliatoi e Venezia invece sembra assatanata. Il risultato è che si passa dal +5 milanese al +13 con il quale gli orogranata chiudono il terzo periodo sul 53-66 con Green e Bramos protagonisti. Proprio con una tripla del greco arriva anche il massimo vantaggio sul 59-75, poi la reazione finale firmata da Sanders e Cerella è proprio solo di pura rabbia, ma davvero troppo tardiva, arrivan al massimo a -6 sul 74-80 e sul 77-83, ma sembra con la Reyer brava chiudere i conti dalla lunetta.