
Francesco Camarda, uno dei pochissimi risparmiati dalla contestazione
Milano – Nel surreale clima di San Siro, tra fischi, proteste dei tifosi e una sensazione di rimpianto costante, il Milan saluta la stagione superando 2-0 il Monza. Decidono nella ripresa i gol di Gabbia e Joao Felix, quest’ultimo alla seconda rete consecutiva dopo quella realizzata a Roma.
Ma per il portoghese, così come tanti altri compagni e il tecnico Sergio Conceicao, con ogni probabilità è il momento dei saluti al termine di una stagione raramente così amara. Il Diavolo sale momentaneamente al settimo posto. Se domani la Fiorentina perde a Udine, verranno quantomeno evitati i due turni preliminari nella prossima Coppa Italia. Ma sarebbe giusto un piccolissimo contentino, nell’immenso mare di delusione tra Europa mancata e finale di Coppa Italia persa. Il Monza chiude ultimissimo, con appena 18 punti conquistati, 26 ko in 38 gare e un futuro in Serie B tutto da scrivere. Anche l’allenatore brianzolo Alessandro Nesta potrebbe essere al passo d’addio. E con lui almeno una quindicina di calciatori.
Fischi e contestazione
Intere file di seggiolini vuote, non solo in Curva, ma in tutto lo stadio. I fischi assordanti, durante la lettura delle formazioni e anche nel mentre della solita canzone pre-partita sulle note di “Sarà perché ti amo”. E gli ultras della Sud che proseguono la contestazione iniziata a Casa Milan nel pomeriggio. La frangia del tifo più caldo, come coreografia di protesta, compone la scritta “Go home”, l’ormai classico invito nei confronti della società e di Gerry Cardinale. E il settore ospiti pressoché deserto e disertato dalla Curva Pieri. È questo l’antipasto di Milan-Monza, gara valida per l’ultima giornata di Serie A tra due squadre che per motivi diversi non vedono l’ora di finire la stagione.
Furlani: “Anche noi arrabbiati”
“Tra i tifosi c'è grande rabbia e rammarico, sentimenti che abbiamo anche noi. Oggi si chiude la stagione, da domani ricominceremo subito in vista della prossima stagione. Settimana prossima sarà quella degli annunci”, spiega l’ad milanista Furlani prima del match. Dopo il minuto di silenzio per la scomparsa del pugile Nino Benvenuti, la Curva Sud si scatena con cori contro Giorgio Furlani e Paolo Scaroni (acclamati invece Paolo Maldini e l’allenatore del Monza nonché ex difensore rossonero, Alessandro Nesta). E al 19’, come promesso, il tifo organizzato lascia in blocco lo stadio seguito anche da alcuni sostenitori di altri settori. In tribuna intanto un tifoso sventola la maglia di Maldini in faccia ai dirigenti, tra gli applausi.
La partita
Venendo al match pronti via e il Milan va due volte vicino al vantaggio. Prima con Joao Felix, chiuso da Pedro Pereira al momento del tiro. E poi con Pavlovic al 6’, autore a sorpresa di una perfetta punizione che Pizzignacco sventa grazie a un riflesso prodigioso. Il Monza però non si fa intimidire e risponde con i tentativi di Birindelli e Bianco. Ogni errore in palleggio del Diavolo viene accolto da fischi di disapprovazione: la squadra sembra risentirne. La partita si addormenta in fretta e tra gli uomini di Conceicao solo Pulisic ci prova. Al 40’ l’americano si mette in proprio e serve Joao Felix che da buona posizione manda largo. Al tramonto del primo tempo invece sono i brianzoli a trovare la rete, ma il gran destro di Keita viene annullato per fuorigioco.
I gol
Nella ripresa nel Milan subito dentro Camarda e Chukwueze al posto di un impalpabile Jovic e di un impreciso Musah. In appena 64 secondi i rossoneri, confezionando due tiri fotocopia di poco fuori, vanno vicini al vantaggio con Pulisic e il neo-entrato nigeriano. Anche Camarda – unico in grado di riaccendere l’animo triste dei tifosi - si muove bene, ma è tutto il Diavolo ad essere più propositivo. I biancorossi invece faticano ad uscire dalla propria metà campo. Al 16’ Milan ancora pericoloso: Joao Felix di testa prende la traversa. E un minuto dopo i rossoneri la sbloccano. Angolo di Chukwueze e Gabbia di testa buca Pizzignacco sul primi palo. Alla mezz’ora Felix si congeda da San Siro con una punizione perfetta, che chiude i conti. Nel finale il Monza prova a dire addio alla Serie A con un gol, ma Maignan nega la gioia ad Akpa Akpro. A fine gara i rossoneri salutano lo stadio con un breve giro di campo, che passa quasi nell’indifferenza generale.
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