REDAZIONE MILANO

Milan: in campo a San Siro per il controsorpasso

Arriva il Crotone ultimo in classifica. Pioli: "Ibra sta bene, Chalanoglu vediamo"

Stefano Pioli

Milano, 6 febbraio 2012 - Rosa quasi al completo per il Milan che domani pomeriggio affronterà il Crotone. Mancano all'appello ancora Simon Kjaer,  Brahim e Bennacer, ma Pioli può guardare avanti con fiducia per scavalcare l'Inter in testa alla classifica e tenere lontana la Juventus. "Lo stimolo arriva da noi stessi, abbiamo cominciato bene e vogliamo proseguire.  La classifica parziale non ci interessa. Vogliamo giocare al meglio e poi vedremo come sarà la classifica. Certo sarà importante essere primi anche domani sera". "Dobbiamo abituarci a questo tipo di pressioni. Le difficoltà aumenteranno e diminuiscono le partite a disposizione. Continuo a pensare che sia un privilegio avere queste pressioni. Non è la prima volta, è capitato altre volte che giocasse prime e siamo scesi in campo dietro. Siamo concentrati però solo sulla partita di domani. Per giocare con qualità e quantità". 

Ibra sta bene, "è determinato" per Calhanoglu da valutare il suo impiego. A Milanello si è visto anche Fabio Capello. "Sicuramente parliamo di un allenatore che al Milan ha ottenuto grandi risultati. Ci seguono con particolare affetto e non può che farci piacere. Sono sempre attento alle loro valutazioni e opinioni. C`è sempre da prendere qualcosa. Speriamo di renderli soddisfatti".

La settimana libera è servita per "andare a fondo su alcune situazioni dal punto di vista tattico perché ci serviva lavorarci. Anche dal punto di vista fisico abbiamo fatto lavori mirati. È stata una buona settimana di lavoro, perfetta per prepararci a domani". Si entra nel vivo del campionato: "Siamo a metà della salita e le pendenze più difficili devono ancora arrivare. Nel girone di ritorno tutte le squadre sono più motivate. Non dobbiamo accontentarci e provare sempre ad alzare il livello. Domani abbiamo una partita molto importante. Il fatto che le ultime due partite non siamo riuscite a vincerle in casa deve essere uno stimolo. Migliorare i nostri risultati esterni è complicato perché abbiamo sempre vinto quasi. Senza pubblico cambia poco tra casa e fuori, ma quale rimpianto per i risultati casalinghi lo abbiamo, tipo i pareggi con Verona e Parma, ma le altre forse non eravamo al 100% ed erano avversari forti. Speriamo di tornare domani alla vittoria. Finora è stato tutto positivo, ma possiamo migliorare tutto. La preoccupazione deve essere solo sulla nostra prestazione. La classifica vede le più forti sette davanti e tutte possono vincere lo Scudetto e arrivare in Champions. Sono tutte da temere e da sfidare fino alla fine. Solo quattro saranno soddisfatte e tre deluse, noi non vogliamo far parte di quelle tre. Sono determinanti le ultime cinque o sei partite".