LUCA MIGNANI
Milan

Perché il Milan punta su Fonseca per il dopo Pioli

Esperienza internazionale, modulo simile al predecessore, atteggiamento offensivo (senza scordare la difesa) e capace di valorizzare i giovani: le caratteristiche che convincono i rossoneri

Milano, 24 maggio 2024 – Il Milan punta forte su Fonseca dopo l'addio a Pioli. Come nel caso di Lopetegui, un nome che non scalda la piazza. Non come avrebbe fatto Conte, o al limite De Zerbi. Ma la società ha pronto un contratto della durata di tre anni per il portoghese che, nei giorni scorsi, ha ricevuto (e declinato) le offerte di Lille (rinnovo) e Marsiglia (triennale).

L'allenatore Paulo Fonseca
L'allenatore Paulo Fonseca

Esperienza internazionale, col physique du role giusto per i rossoneri. Aziendalista, non accentratore. Predilige il 4-3-3 e il 4-2-3-1 come Pioli, valorizza i giovani. Sono alcune delle caratteristiche che il Milan ha individuato in lui. Nel palmares del 51enne una Supercoppa e Coppa portoghese con Porto prima e Braga poi.

Nel biennio alla Roma arriva quinto e settimo, spesso viene ricordato anche per le sei sostituzioni che gli fecero perdere a tavolino la gara di Coppa Italia con lo Spezia. In Europa League, però, è stato eliminato solo dal Siviglia agli ottavi il primo anno (poi vittorioso in finale contro l'Inter). Semifinale, la stagione successiva: ko col Manchester United.

Nei tre anni di Shakhtar vince altrettanti campionati (oltre a trofei nazionali), poi sbarca in Francia portando il Lille ai preliminari di Champions, perdendo l'accesso diretto soltanto all'ultima di campionato. Con numeri notevoli: tra Europa e campionato ha fatto debuttare ben dieci giocatori Under 21, compreso il giovanissimo Bouaddi che ha esordito a 16 anni da poco compiuti.

Con lui il 24enne canadese Jonathan David ha segnato 19 gol in Ligue 1, più altri 7 nelle coppe: potrebbe essere un obiettivo del Milan, così come il terzino destro Tiago Santos, 21 anni, convocato per gli Europei dal Portogallo.

Attenzione, poi, anche alla difesa, tallone d'Achille rossonero con 46 gol al passivo soltanto in campionato. Il Lille ha preso solo un gol in meno del Psg campione di Francia (34), ma ha chiuso il campionato al primo posto per minor numero di conclusioni concesse agli avversari. Difesa alta ed efficace, tanto possesso palla (57% di media), 86 reti stagionali (record per il club francese negli ultimi tredici anni).

Sull'allenatore portoghese si è espresso qualche giorno fa un illustrissimo ex Milan (ma anche ex Roma), come Fabio Capello: “Sa già tutto della Serie A e manca dall'Italia da pochi anni. Con lui non sarebbe necessario rivoluzionare la rosa, sa lavorare con chi ha disposizione e valorizzare il materiale che gli viene dato dalla società”. E ancora: “Nel biennio alla Roma ha fatto vedere buone cose - le parole dell'ex allenatore alla Gazzetta - con stile di gioco propositivo e mentalità offensiva. Cose che ha confermato anche nell'ultimo campionato in Francia”. Il Milan ci crede e consegnerà a lui la squadra del futuro.

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