Inter fuori dall'Europa: 0-0 contro lo Shakhtar / VIDEO

Inutile la vittoria del Real Madrid con il Borussia, l'assalto nerazzurro fallisce

  Inter-Shakhtar Donetsk

Inter-Shakhtar Donetsk

Milano, 9 dicembre 2020 – Notte da dentro o fuori a San Siro. L’Inter di Conte si gioca il futuro in Europa e lo fa ospitando lo Shakhtar Donetsk nell'ultimo turno della fase a gironi della Champions: i nerazzurri hanno bisogno della vittoria per tentare di passare il turno e non potrebbe bastare, perché in caso di pareggio nell'altra sfida del girone, Real Madrid-Borussia Moenchengladbach, l'Inter sarebbe eliminata e si qualificherebbe per i sedicesimi di Europa League. In caso di pareggio o sconfitta, invece, la formazione di Antonio Conte, attualmente ultima del Gruppo B, non si qualificherebbe nemmeno in Europa League. Alla fine il Real Madrid fa il suo dovere vincendo 2-0 ma i nerazzurri non riescono a scardinare la difesa ospite e il match termina 0-0: Inter fuori da Champions ed Europa League.  

La formazione

Nicolò Barella ce la fa: il centrocampista ha recuperato in extremis dal problema alla caviglia e parte titolare con Gagliardini e Brozovic: ancora panchina, quindi, per Christian Eriksen, inizialmente dato tra gli undici iniziali. A sinistra ecco Young preferito a Perisic, conferma per Hakimi a destra e per il trio Skriniar –de Vrij –Bastoni in retroguardia mentre davanti la Lu-La è pronta a colpire. Tante assenze anche per gli arancioneri, dove Castro si affida a Taison in avanti e in difesa torna ad affidarsi a Bondar: tra i pali spazio al giovane Trubin, grande protagonista nella sfida di andata.

Forcing nerazzurro

Dopo una prima fase di studio, l’Inter cerca di fare la partita per trovare il vantaggio obbligatorio e al 6’ Lautaro Martinez schianta sulla traversa il suo missile raccogliendo il cross di Barella e la successiva finta di Lukaku, mentre gli ospiti puntano sul giro palla. Al 16’ è sempre il Toro a sfiorare il gol su invito di Lukaku, bravo a raccogliere l’invito di Skriniar ma il sinistro finisce alto mentre cinque minuti dopo è De Vrij in mischia a farsi murare due volte la sua conclusione. I casalinghi macinano gioco e il pressing è altissimo ma la difesa dello Shakhtar riesce a contenere le folate nerazzurre complice anche la mira non precisa dei giocatori, come quella di Skriniar che alla mezzora calcia forte ma fuori abbondantemente. Castro deve poi fare a meno di Vitao per infortunio, al suo posto Kocholava, costretto a entrare a freddo: prima dell’intervallo arriva il primo squillo dello Shakhtar con Dodo (Handanovic para sicuro) a cui risponde subito Lautaro ma il suo colpo di testa su invito di Lukaku va dritto tra le braccia di Trubin. Gli ospiti sembrano senza idee e colpevoli di troppi errori ingenui che l’Inter non riesce a sfruttare a dovere e il forcing di casa non trova la concretizzazione sperata.

Assalto inutile

Nessun cambio tra le due formazioni al rientro dagli spogliatoi e non cambia nemmeno il copione della partita: l’Inter pressa e lo Shakhtar resta arroccato in difesa disinnescando di fatto ogni azione pericolosa. Al 52’ è però Trubin a superarsi su Lukaku con un grande intervento a mandare in angolo la palla del numero 9, bravo a sfruttare il cross di Brozovic. Le palle gol dei padroni di casa fioccano con Lautaro (in girata al 55’), Lukaku, Skriniar, e Brozovic, che al 62’ si fa deviare in angolo un tiro potente su cioccolatino di Young. Sul cambio di gioco è Handanovic a salvare la porta di casa bloccando Tete, partito in velocità su palla persa da Young e vicino a un clamoroso vantaggio. L’acuto arancionero fa respirare gli ospiti che fanno possesso palla per un ampio frangente di match senza però provare l’affondo finale: Conte allora sceglie Perisic per un Young sottotono per dare maggiore spinta a sinistra ma è ancora il Toro a mangiarsi un gol fatto lanciando alle stelle di controbalzo: Conte si gioca anche il jolly Sanchez a posto di Gagliardini provando a cambiare le sorti del match nell’ultimo quarto d’ora di gioco ma il neo entrato non appare così convinto di poter incidere. A sei dalla fine il tecnico di casa chiude i cambi con Darmian, D’Ambrosio ed Eriksen per Hakimi, Bastoni e Lautaro Martinez e all’87’ il traversone dalla trequarti di Darmian pesca bene Sanchez ma la sua girata di testa termina fuori: un minuto dopo ci prova il danese appena entrato (tiro dalla distanza deviato in corner) e ancora Sanchez ma sul suo gol fatto interferisce senza volerlo Lukaku, in fuorigioco. Quattro minuti di recupero e per l’Inter è assedio finale: Eriksen trova la porta ma Trubin devia in angolo con un grande intervento, Conte viene ammonito per proteste perché gli ospiti provano a perdere tempo accusando crampi e dolori vari ma alla fine il triplice fischio dell’arbitro spedisce l’Inter fuori dall’Europa.  

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