
Mauro Icardi e Wanda Nara
Milano, 3 marzo 2019 - Non è con Icardi in campo, probabilmente, che l’Inter di Cagliari avrebbe scampato la sconfitta. Il miglior nerazzurro è stato il sostituto Lautaro Martinez e il «9» interista non avrebbe certo potuto giocare da difensore o centrocampista, dove la squadra avrebbe necessitato più personalità. Nel confronto di ieri ad Appiano tra squadra e tecnico si è parlato di questo: dell’atavica mancanza di continuità, di un traguardo Champions da centrare a tutti i costi. Di Icardi non si discute, ma trovare una soluzione a qualcosa che tutti sanno e sentono nell’aria sarebbe un passo avanti per ridare un punto d’appoggio importante alla squadra, oltre che un prolifico cannoniere. La diplomazia è al lavoro, tra enormi difficoltà. Icardi quella fascia perduta la rivuole, a prescindere dal fatto che in questi giorni finirà il periodo di fisioterapia e la società dovrà valutare come comportarsi, prendendo tempo o calcando ulteriormente la mano con una possibile sanzione. Senza quel pezzo di stoffa l’attaccante non riesce a vedersi, ma in dirigenza non si è mai pensato a un passo indietro e la lettera su Instagram dell’argentino non ha aiutato.
A dire il vero, guardandola dal lato opposto, lo stesso vale per l’instabilità comunicativa di Spalletti, che alla vigilia di Cagliari ha detto di non voler «parlare più di Icardi ma solo di chi ha a cuore l’Inter» e 24 ore dopo ha paragonato la situazione dell’argentino a quella di Keita. Il riferimento in società, quello che ha preso la paternità della scelta su Icardi e la sta portando avanti a dispetto degli effetti negativi del breve periodo, resta Beppe Marotta. È lui il destinatario di quel «non so se in questo momento ci sia amore e rispetto verso l’Inter e verso di me da parte di alcuni che prendono le decisioni», scritto dall’ex capitano su Instagram con l’avallo di chi gli sta intorno, Wanda Nara in primis. Ancora Wanda. La moglieagente determinati concetti li ha espressi in tv e anche ieri si è affrettata a smentire a Marca le voci che in Spagna volevano il giocatore lontano dal Real Madrid proprio per l’invadenza della compagna. È però innegabile che l’immagine del giocatore sia stata danneggiata: France Football lo ha distrutto definendolo agli ordini di «Madame Wanda», De Laurentiis si è tirato indietro (almeno a parole), la Juve resta sorniona ma valuta i rischi, soprattutto qualora la richiesta interista dovesse passare da uno scambio con Dybala. Certo è che in sede di contrattazioni quei 110 milioni di clausola per l’estero oggi sono lontani anni luce dal valore ricavabile da un’eventuale cessione.