
Jonathan Biabiany
Milano, 2 febbraio 2017 - Alla fine, sul «groppone», è rimasto il solo Jonathan Biabiany. L’intento dell’Inter di vendere gli esuberi è riuscito quasi del tutto, si è scontrato solo con la mancanza di una proposta ritenuta idonea da parte del Bastia per il giovane Yao e con il rifiuto dell’esterno francese davanti alla corte del Chelsea. Antonio Conte ha provato a prendere Antonio Candreva in extremis, ma ha trovato la porta chiusa. L’ex ct non è riuscito però nemmeno nell’intento di prendere una possibile alternativa a Moses, ad oggi l’esterno titolare a destra, perché proprio Biabiany ha preferito non cambiare casacca. Una scelta che ha lasciato qualche perplessità nell’ambiente e nei tifosi. E’ vero che a Londra sarebbe stato una seconda scelta, ma a Milano è forse la terza. Non ha giocato neanche contro il Bologna in Coppa Italia, quando Pioli ha cambiato tutti e tre gli attaccanti, preferendogli Palacio, Eder e Gabigol.
E anche martedì contro la Lazio è rimasto in panchina. Al Chelsea avrebbe invece avuto la possibilità di misurarsi quantomeno nelle coppe nazionali e soprattutto avrebbe avuto davanti un solo concorrente, in una realtà e con un allenatore grazie al quale anche i giocatori più in ombra sono riusciti a fare il salto di qualità (Moses era ritenuto uno scarto prima che arrivasse Conte). A questo punto il francese si avvia verso una seconda parte di stagione tra panchine e tribune, dato che Pioli non ha nemmeno a disposizione Europa League e Coppa Italia per alternare i giocatori. A fine stagione si cercherà una nuova destinazione, ma con l’arrivo di possibili grandi nomi è da escludere un rilancio nella piazza nerazzurra e l’ingaggio «da Inter» non facilita spostamenti in club come il Bologna, che ha chiesto informazioni ma non aveva il budget per prendere il calciatore. M.T.