REDAZIONE MILANO

Inter-Parma, solo 1-1. A Guarin risponde Lila. Mancini: "Responsabilità mia" ed è bufera

Sorprendente pareggio con il Parma che ha già un piede in serie B. E Mancini annulla il riposo di Pasqua: "Non ce lo meritiamo". Ausilio rincara la dose: "I calciatori hanno già riposato oggi"

Juan Jesus e Varela in azione in Inter-Parma

Milano, 4 aprile 2015 - Delusione Inter contro il Parma in piena crisi. La banda di Mancini manca i tre punti sulla carta facili, ma i ducali riscattano un destino già scritto con il bel colpo di testa di Lila che al 44' scavalca Handanovic e regala il decimo punto in classifica ai gialloblu. Per i nerazzurri si fa ancora più difficile la rincorsa all'Europa League. Al 25' il gol di Guarin, con un gol da fuori area, Mirante battuto da una deviazione di Mauri. Ma è troppo poco. E così Mancini ha deciso: il giorno di Pasqua tutti ad Appiano Gentile ad allenarsi, alle 8.30.

MANCINI - «Mi dispiace che la situazione invece di essere migliorata sia peggiorata - ha detto Mancini a Sky dopo la partita -. Evidentemente la colpa è mia: non riesco a spiegarmi. Intanto però ho annullato il giorno di riposo previsto,a Pasqua la squadra si allena». Dopo aver annunciato misure draconiane, il tecnico jesino ha proseguito: «L'Inter è un grande club e lo sarà anche in futuro. Io faccio l'allenatore, le cose non vanno bene e io sono il primo responsabile delle cose che non vanno bene. Sono tornato per una questione d'affetto, e mi dispiace che le cose non siamo migliorate. Nel primo tempo siamo andati abbastanza bene, ma poi dopo il pareggio non abbiamo reagito. Nella ripresa troppo caos e mi dispiace perché venivamo da un'ottima partita a Genova».

Ma cosa pensa il tecnico della contestazione del pubblico? «Finché la matematica non ci condanna, crederemo all'Europa per rispetto della maglia che indossiamo. Il futuro? Non dipende da me, lavoro per l'Inter e loro decideranno a fine stagione. Io non lascio, ho accetto di tornare e spero di far benissimo il prossimo anno». Parlando a Mediaset Premium, Mancini ha rincarato la dose. «Non sono responsabili solo i giocatori, anche io ho le mie colpe - ha detto -: forse non riesco a farmi capire bene. Ma loro oggi non hanno avuto la giusta cattiveria per vincere la partita, e non mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra. Ho tolto il riposo domani perché non ce lo meritiamo. I fischi dei tifosi sono giusti, soprattutto dopo questa partita».

AUSILIO - "I giocatori hanno riposato ieri, hanno riposato oggi, e magari domani dopo aver riflettuto si presenteranno bene. Le responsabilita' sono di tutti, i giocatori non ne hanno meno dell'allenatore". Cosi' Piero Ausilio commenta il momento nerissimo dell'Inter e la decisione di Roberto Mancini.

"Piu' italiani - ha aggiunto Ausilio a proposito del mercato -? Non e' facile comprare giocatori da squadre italiane per una serie di meccanismi, regole e garanzie, modalita' burocratiche, questo non vuol dire non ci siano buoni giocatori, ma quei pochi che ci sono costano tanto". Nessun pentimento sulla scelta di Mancini al posto di Mazzarri lo scorso novembre: "Mancini era una grande opportunita' ed era da cogliere, consideriamo Mancini qualcosa di grande per mentalita', esperienza, per quanto fatto nell'Inter e nel club - spiega - speravamo, pur con tutte le difficolta' del caso, di fare qualche risultato in piu' e di vedere crescere maggiormente la squadra: serve solo piu' tempo".

Ausilio non rinnega neanche il mercato di gennaio: "Andava inserito qualche elemento e lo abbiamo fatto a gennaio, i giocatori presi sono buoni per il progetto, ne aggiungeremo qualcun altro e ci faremo trovare pronti. Penso alla Lazio - conclude - magari, dopo una stagione negativa come quella passata, con pochi innesti e con delle idee si formano squadre supercompetitive: dobbiamo essere positivi e noi lo saremo"