Andrea Varnier, ecco il manager delle Olimpiadi Milano Cortina 2026

Il suo nome è stato indicato dal ministro Abodi come amministratore delegato della Fondazione Olimpica. Manca solo il placet della Meloni

Milano, 7 novembre - La fumata bianca è vicina. È il manager Andrea Varnier il nome indicato dal ministro dello Sport Andrea Abodi come nuovo amministratore delegato della Fondazione olimpica Milano-Cortina 2026. Abodi a Milano ha parlato del sostituto dell’uscente Vincenzo Novari ai soci a Cinque Cerchi, in primis al sindaco Giuseppe Sala per il Comune e al governatore lombardo Attilio Fontana per la Regione. A quanto si apprende, i vertici degli enti locali avrebbero dato un sostanziale via libera al nome di Varnier, anche se Sala aveva messo in cima alle sue preferenze Alberto Baldan, amministratore delegato di Grandi Stazioni Retail.

Per la Games Project Director di Milano Cortina 2026 Diana Bianchedi – il nome più gradito come nuovo ad dal presidente della Fondazione olimpica e del Coni Giovanni Malagò – potrebbe prefigurarsi invece una promozione al ruolo di direttore generale della Fondazione Milano-Cortina. I tempi per l’indicazione ufficiale del nuovo manager olimpico adesso dipendono dalla premier Giorgia Meloni, alla quale spetta la nomina, come confermava lo stesso Abodi ieri mattina a margine di un appuntamento milanese: "L’indicazione del nuovo ad? Non so se sarà domani (oggi, ndr), perché chiuderò entro oggi (ieri, ndr) la ricognizione tra i soci, poi dovrò consegnare una relazione al premier Meloni e sarà lei a decidere le tempistiche della nomina".

Ma chi è Andrea Varnier? Attualmente è amministratore delegato di un’agenzia di eventi, la Costa Edutainment Spa. Dal luglio 2019 è ad di Filmmaster Productions, casa di produzione di spot pubblicitari, e dal settembre 2020 è anche in RA&A. Varnier ha già preso parte a Comitati olimpici. 

Nuovo manager a parte, Abodi parla anche degli impianti da realizzare per i Giochi invernali del 2026: "C’è la necessità di commissariare qualche altra opera e cercare di fare in modo che tutti i nodi vengano sciolti. Milano mi sembra già abbastanza avanti".

Quali sono le infrastrutture in ritardo? "Le questioni più critiche sono state superate a Milano con lo scalo Romana (la sede del Villaggio olimpico, ndr), che ha un cantiere aperto. Il PalaItalia a Santa Giulia ha una tempistica legata al pronunciamento del Consiglio di Stato. È risolto  il tema della pista di bob: la volontà è di procedere con Cortina. Risolti questi casi, si va in discesa".

Sul fronte Infrastrutture Milano-Cortina Spa, il ministro aggiunge che "il commissario e amministratore delegato Luigi Valerio Sant’Andrea sta seguendo un cronoprogramma che per ora non allarma noi e gli amministratori del territorio. Ma c’è da fare una valutazione sull’eventuale aggiornamento dei costi legato all’aumento delle materie prime".

Sulle opere olimpiche, Malagò sottolinea che "si è perso del tempo e ora non possiamo più permetterci di sbagliare nulla" L’ultima nota riguarda il nuovo stadio a San Siro e il futuro del Meazza, che il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi vorrebbe vincolare e dunque non demolire. Abodi parte in dribbling e prende le distanze da Sgarbi: «Il nuovo San Siro? La mia delega sportiva viene un attimo dopo. Sto osservando le posizioni campo, conosco bene la materia, ma nel rispetto di tutti gli attori al momento taccio. Mi sembra che in alcuni casi sia anche una buona pratica".

 

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