Stefano Zancanaro
Vittuone (Milano), 26 aprile 2020 - Un Comune senza sindaco proprio quando la curva dei contagi da Covid-19 sembra aver cominciato la discesa. A Vittuone il primo cittadino Stefano Zancanaro ha confermato che, salvo stravolgimenti, nel giro di una settimana rassegnerà le dimissioni.
La decisione - secondo Zancanaro – è stata “imposta” dall’opposizione, che ha convocato il Consiglio comunale entro il 6 maggio, pur sapendo che, dopo l’addio dei consiglieri Colombo e Bernacchi, la maggioranza non avrà i numeri per approvare il bilancio. Una situazione nota fin dall’inizio di marzo, non senza responsabilità della stessa maggioranza che in questi anni ha perso pezzi uno dopo l’altro. «Della poltrona non mi interessa – ha dichiarato ieri il sindaco -: ho retto la situazione perché mi pareva giusto nei confronti della cittadinanza, lavorando ogni giorno per contrastare la diffusione del virus nonostante abbia problemi respiratori. Una volta terminata l’emergenza mi sarei dimesso, lo avevo detto anche all’opposizione". Zancanaro ha spiegato che le sue dimissioni, insieme a quelle dell’intero gruppo di maggioranza dovrebbero essere formalizzate entro il primo maggio.
E le minoranze? Enzo Tenti, di “Insieme per Vittuone” ha parlato di una "strumentalizzazione per nascondere il poco lavoro fatto" e invitato a non dare per scontate le dimissioni. Mentre Livio Fagnani, del Gruppo Misto, ha definito l’accusa di fare giochi politici "una sciocchezza", puntualizzando che la convocazione è del tutto legittima: "Vogliamo capire dal sindaco cosa succede della rsa Il Gelso, dove stanno morendo molte persone". Una volta consegnate le dimissioni, il sindaco avrà venti giorni di tempo per cambiare idea; poi interverrà il prefetto.
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