Urbanistica, il sindaco Sala fissa i paletti: "Sì a nuovi grattacieli e parcheggi"

Sala: sviluppo in verticale se non si consuma suolo. I fondi del Pnrr? Semplificazione o procedure speciali

Il sindaco Giuseppe Sala delinea il futuro sviluppo urbanistico di Milano

Il sindaco Giuseppe Sala delinea il futuro sviluppo urbanistico di Milano

Milano - Sì a nuovi grattacieli, se non c’è consumo di nuovo suolo. Sì ai parcheggi sotterranei, se i lavori per realizzarli non prevedono tempi superiori ai due anni. Sì alla semplificazione delle procedure urbanistiche nazionali o, se non sarà possibile, ok a procedure speciali per le città che devono realizzare i progetti legati ai fondi europei assegnati al’Italia e a Milano per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il sindaco Giuseppe Sala si presenta nella sede di Assimilare-Ance per un confronto con l’associazione delle imprese edili guidata da Regina De Albertina e fissa alcuni paletti per lo sviluppo urbanistico di Milano nei prossimi cinque anni, nel caso in cui saranno Sala e la sua coalizione di centrosinistra a vincere le elezioni comunali del 3 e 4 ottobre. 

Ripartiamo dai nuovi grattacieli. Si o no? "Sì, se è il modo per consumare meno suolo e avere più verde", replica il sindaco, il quale nega che lo sviluppo in verticale coincida sempre con le case per i ricchi: "Dipende da come e dove li fai. Le nuove tecniche di costruzione possono permettere anche prezzi più bassi. Non sono solo grattacieli per i ricchi e credo che a questo punto non ce ne sia più bisogno: negli ultimi anni ci sono state costruzioni a prezzi alti. Ora è il momento di concentrarsi su una richiesta diversa". Sala, inoltre, prevede "uno sviluppo urbanistico indirizzato verso la periferia. Abbiamo bisogno di nuovi appartamenti a 3 mila/4 mila euro a metro quadrato, non più a 15 mila euro a metro quadrato". 

Il nodo prioritario per gli investimenti, però, riguarda i fondi del Pnrr e come riuscire a spenderli in tempi brevi: "Delle due l’una – continua Sala –. O si semplifica e si aiutano i Comuni a lavorare, perché io temo che fra qualche anno ci troveremo a dire che non abbiamo utilizzato tutti i fondi del Pnrr. Oppure ai Comuni, e soprattutto a quelli che avranno molto da investire, si diano procedure speciali. Non sarebbe una novità, Albertini li ha avuti".

Il sindaco lascia uno spiraglio per il progetto di riapertura dei Navigli ("È una nostra richiesta per il Pnrr. Se il progetto sarà finanziato, c’è spazio per farlo") e pensa a come favorire le imprese edili milanesi e lombarde: "Esiste la possibilità di dare un privilegio nella gare pubbliche alle imprese del territorio? Io sono a favore. Ma ci sono delle regole nazionali ed europee su cui riflettere". Sala si dice favorevole anche a un piano parcheggi, come chiesto da Assimpredil-Ance: "Ci si può ragionare, ma bisogna farli in fretta. Se si possono realizzare in due anni, bene. Altrimenti no".

Le ultime riflessioni sono legate alla futura Giunta, se Sala farà il bis: "Nel secondo mandato, se sarò io il sindaco, non terrò nessuna delega. Gli assessori? Non saranno assegnati con il Manuale Cencelli, ma se una lista prende più voti, merita più posti. Mi terrò poco spazio per assessori tecnici, perché ho otto liste e 1.150 candidati che mi sostengono". Sala, infine, assicura che farà il sindaco per cinque anni: "Se la rivoluzione ambientale non trova applicazione pratica, non convince la gente".

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