Fontana e De Luca, la strana alleanza

La causa autonomista unisce i governatori di Lombardia e Campania

Attilio Fontana, presidente della Lombardia, e Vincenzo De Luca, presidente campano

Attilio Fontana, presidente della Lombardia, e Vincenzo De Luca, presidente campano

Milano, 29 giugno 2018 - La causa autonomista unisce Lombardia e Campania. La strana alleanza era già stata anticipata nei mesi scorsi da Roberto Maroni, promotore del referendum autonomista, ma ieri ha avuto visibilità e parola durante e dopo una conferenza stampa a Palazzo Lombardia alla quale hanno partecipato i presidenti delle due Regioni: Attilio Fontana da un lato e Vincenzo De Luca dall’altro. «Noi siamo interessati alla discussione sull’autonomia – conferma il secondo –, più si decentra e meglio è. L’autonomia è uno strumento in mano ai cittadini per distinguere i cialtroni dagli amministratori seri. Noi siamo stati più virtuosi di Veneto e Lombardia che hanno fatto un referendum e speso 20 milioni di euro per mandare una lettera. Noi – insiste De Luca – abbiamo mandato la stessa lettera senza spendere nulla». Premesso questo, il presidente della Regione Campania precisa: «L’unità nazionale è sacra e su questo non si discute, alcune materie come la sicurezza e la pubblica istruzione non possono essere decentrate. Il nodo dirimente sarà il riparto delle risorse. Il criterio della spesa storica non è più tollerabile dal Mezzogiorno, io sono per proporre la sfida dell’efficienza anche al Sud».

De Luca  conclude citando il caso di Napoli che «è la città d’Italia che riceve i maggiori trasferimenti da parte dello Stato. Nessuno si può lamentare. Credo di ricordare 360 euro pro capite l’anno, più della Capitale mentre Milano ne riceve 54. Ora è evidente che c’è una particolare sofferenza di quella città. Ma io rappresento quel Sud che pretende le verifiche di efficienza e di correttezza: cioè se le risorse che arrivano al Sud non sono spese in maniera corretta e produttiva io sono per toglierle, senza pietà». Parole che piacciono a Fontana, eccezion fatta per la stoccata sul referendum alla quale ha risposto, polemico, l’altro governatore chiamato in causa, quello del Veneto, Luca Zaia. «L’accordo con Erika Stefani (ministro agli Affari Regionali e alle Autonomie ndr) è di rivederci entro la fine di luglio – fa sapere il governatore lombardo –. In quella data indicheremo quali sono le materie di cui chiediamo il trasferimento e le rispettive competenze e risorse. Parallelamente continua anche il lavoro per restituire dignità alle Province che oggi versano in uno stato “comatoso”. O il Governo è in grado di rispondere nei prossimi 6 mesi o bisogna ritornare allo status precedente cancellando la legge Delrio». In attesa di passi in avanti nel confronto con il Governo sull’autonomia, Lombardia e Campania hanno firmato un accordo di collaborazione che coinvolge gli ospedali Niguarda, a Milano, e Cardarelli, a Napoli. «Un accordo importante perché consente a due eccellenze della sanità di condividere le buone pratiche per creare la possibilità di collaborare costruendo in queste due realtà servizi ancora migliori per i cittadini» spiega Fontana. «Ci presentiamo col volto di un Sud diverso: siamo quella parte del Mezzogiorno che combatte contro gli stereotipi coi quali spesso veniamo ingiustificatamente identificati e invece si propone con l’immagine del rigore e dell’efficienza: per questo siamo interessati a uno scambio di conoscenze con una realtà come il Niguarda» rimarca De Luca.

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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