Oscar Di Montigny si ritira: non sarà il candidato sindaco del centrodestra a Milano

Centrodestra in difficoltà: vertice rinviato a settimana prossima

Il dirigente di Banca Mediolanum Oscar Di Montigny

Il dirigente di Banca Mediolanum Oscar Di Montigny

Centrodestra ancora al palo nella ricerca di una candidatura da contrapporre a Giuseppe Sala, l'attuale sindaco, per le prossime elezioni amministrative a Milano. L'ultima nome sarebbe stato "bruciato" in queste ore. Oscar Di  Montigny ha rinunciato a correre e, comunque, non sarebbe più tra le figure in corso di valutazione.

L'ufficializzazione dell'addio da parte deI manager di Banca Mediolanum, genero di Ennio Doris, è arrivata in serata. Il motivo? In questi giorni Di Montigny avrebbe trovato difficoltà a coagulare intorno al suo nome una coalizione compatta e ben convinta del "cavallo" su cui puntare. C'è da dire - sono sempre voci interne al centrodestra a dirlo - che le sue prime uscite hanno deluso i leader della coalizione che ormai non lo considerano più in corsa.

L'idea di Matteo Salvini è sempre quella di individuare un civico che si presenti in ticket con l'ex sindaco Gabriele Albertini (candidato vice a Palazzo Marino, anche lui sondato inizialmente come possibile scelta condivisa, ipotesi scartata dopo che lo stesso Albertini ha fatto un passo indietro).

Ma "allo stato sul tavolo non c'é un candidato alternativo a di Montigny", spiegano fonti di centrodestra. Ed è questa situazione una delle cause che hanno spinto il leader leghista, comunque impegnato altrove domani, a rinviare il vertice dei leader, quantomeno alla settimana prossima.

L'ex ministro dell'Interno Salvini, intanto, cerca di gettare acqua sul fuoco. "Entro la settimana ci sarà non solo il sindaco, ma la squadra per Milano - ha detto il leader leghista - Ringrazio Oscar: le sue idee e la sua esperienza saranno utili per costruire insieme la Milano del futuro»" 

Per quanto riguarda le altre due candidature mancanti in vista della Amministrative d'autunno, la situazione rimane sostanzialmente immutata. A Napoli c'é il problema della resistenza del candidato civico, il pm Catello Maresca, a presentarsi sostenuto dai simboli dei partiti. A Bologna resta una corsa a due tra Mugavero e Battistini.

 

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