La ministra Santanché su Visibilia: "Io indagata? Falso e adesso querelo tutti"

Secondo gli articoli contestati risulterebbe indagata dalla procura di Milano per falso in bilancio della Visibilia, società che ha fondato e di cui ha dismesso le quote

Saniela Santanché, ministra del Turismo

Saniela Santanché, ministra del Turismo

“È assolutamente falso che io sia indagata e daremo corso a azioni legali. Non c’è nessun indagato“. La ministra del Turismo Daniela Santanché reagisce alle indiscrezioni di stampa di ieri parlando a RadioRai. «Visibilia è una società che ho creato ma è stata venduta. C’è una cartella esattoriale non pagata e i nuovi soci faranno fronte - ha spiegato Santanché -. Non ci sono reati, non c’è un ipotesi reato. Non è giusto che i giornalisti scrivano cose che non hanno fondamento». 

La reazione è decisa: «Non ho mai querelato un giornalista, ma questa volta mi scateno», ha aggiunto. «Tutto nasce da un esposto fatto da un socio di minoranza - ha detto ancora la ministra -. Il procedimento viene aperto d’ufficio, poi la Guardia di Finanza ha fatto l’indagine e ha rilevato questa cartella esattoriale non pagata. È possibile che si possano fare ipotesi sul modello 45 ma altro è dire Santanché indagata. Non ci può essere bancarotta, perché prima della bancarotta la società deve fallire, ma i soci sono solvibili e possono pagare la cartella. Non c’è il presupposto di reato dell’insolvibilità. Ci potrebbero essere ipotesi di reato, ma non è questo il caso». «Purtroppo oggi devo subire quello che è scritto sui giornali, nei prossimi giorni subiranno altr».

 «Non c’è sproporzione tra la forza di un ministro e quella dei giornalisti?», ha chiesto il conduttore. «La forza e la potenza sono dei giornalisti che per vendere una copia in più scrivono cose false - ha sottolineato ancora la ministra -. Lo trovo scandaloso e schifoso e ognuno di loro dovrebbe provare l’impotenza in cui uno si trova con accuse false e tendenziose. Mi auguro che la procura dica oggi che non sono indagata». 

Si dovrebbe chiarire dunque oggi il presunto  giallo circa l’iscrizione sul registro degli indagati del neo ministro al Turismo, Daniela Santanché. Secondo alcune fonti investigative la Santanché risulterebbe indagata dalla procura di Milano per falso in bilancio nelle comunicazioni sociali nell’inchiesta che riguarda il fallimento della Visibilia editore, società di cui è stata la fondatrice e di cui ha dismesso le quote, ma lei smentisce tutto ed è pronta a querelare. Un giallo in cui non si trova la sintesi. 

 Stando a fonti investigative si tratta di una iscrizione “top secret“ che nasce dall’inchiesta del pm di Milano Roberto Fontana che ha avanzato un’istanza di “liquidazione giudiziale” sulla società editoriale. Dall’annotazione della polizia giudiziaria trasmessa dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano emerge lo stato di insolvenza, mentre dalle analisi contabili vengono quantificato debiti scaduti, ossia iscritti a ruolo, nei confronti dell’Agenzia delle Entrate per 984.667,14 euro, con data di notifica delle prime cartelle a partire dal 2018.  

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