Consiglio comunale, a Milano finita l’era del "gettone facile"

Presenza pagata solo se si resta per almeno metà seduta

Nuove regole in arrivo per l'assemblea cittadina (LaPresse)

Nuove regole in arrivo per l'assemblea cittadina (LaPresse)

Milano, 4 maggio 2018 - L'era del gettone facile per i consigliere comunali pare proprio destinata a finire. L’aula di Palazzo Marino ieri ha approvato la mozione con la quale il Movimento Cinque Stelle, primo firmatario il capogruppo Gianluca Corrado, ha chiesto un giro di vite sulla liquidazione del gettone. Per l’esattezza la mozione prevede che il gettone sia riconosciuto solo a quei consiglieri che restino in aula per un tempo pari almeno alla metà della seduta. Oggi accade che il gettone per la presenza in Consiglio comunale sia corrisposto anche se si partecipa alla discussione per pochi minuti. Da qui l’emendamento pentastellato, un emendamento presentato nell’ambito della discussione per la modifica del regolamento del Consiglio comunale.

Decisivi per l’approvazione si sono rivelati i voti dei consiglieri del Pd e di Forza Italia, oltre ai pentastellati. La Lega ha deciso di astenersi mentre hanno votato contro Matteo Forte (Milano Popolare), Franco D’Alfonso (Noi, Milano) e David Gentili (Milano Progressista). Basilio Rizzo, consigliere comunale di «Sinistra per Milano» non ha invece partecipato al voto. «Tra i malcelati borbottii di esponenti della Lega, di Forza Italia e persino di qualche lista civica, nell’ambito della discussione della modifica del regolamento, abbiamo portato una grande innovazione culturale. Il Comune di Milano non vedrà mai più, come accaduto in questi anni, consiglieri presenti solo pochi minuti in aula, che incassano il gettone di presenza – ha dichiarato il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Gianluca Corrado, a margine della votazione in aula –. Mai più gettoni di presenza senza la presenza». L’emendamento «è stato condiviso con il Partito democratico – ha aggiunto e precisato il capogruppo milanese Filippo Barberis – e riprende un indirizzo già attuato dal nostro partito sui territori, ad esempio nel Consiglio di Municipio 6».

 

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