
Elezioni
Elezioni comunali milanesi, liste “pulite’’ per legge. Per la prima volta in occasione della sfida di Palazzo Marino, sarà applicata la legge cosiddetta “spazzacorrotti’’ del gennaio 2019: nelle scorse consultazioni amministrative meneghine, infatti, la nuova normativa non era ancora in vigore. La legge di due anni fa punta a rendere le elezioni più trasparenti e far sì che i cittadini abbiano maggiori informazioni per valutare ogni singolo candidato.
Ma come, nello specifico, nel caso delle Comunali in programma il 3 e 4 ottobre? La “Spazzacorrotti’’, al comma 14, prevede che "entro il quattordicesimo giorno antecedente la data delle competizioni elettorali di qualunque genere, escluse quelle relative a comuni con meno di 15.000 abitanti (per le elezioni milanesi, dunque, entro il prossimo 19 settembre, ndr ), i partiti e i movimenti politici, nonché le liste di cui al comma 11, primo periodo, hanno l’obbligo di pubblicare nel proprio sito internet il curriculum vitae fornito dai loro candidati e il relativo certificato penale rilasciato dal casellario giudiziale non oltre novanta giorni prima della data fissata per la consultazione elettorale". Non solo. Il comma 15 della stessa norma prevede un’ulteriore incombenza per le amministrazioni locali interessate dalle consultazioni elettorali, dunque il primis Palazzo Marino nel caso delle Comunali milanesi: "In apposita sezione, denominata “Elezioni trasparenti’’, del sito Internet dell’ente cui si riferisce la consultazione elettorale (...), entro il settimo giorno antecedente la data della consultazione elettorale (dunque entro il prossimo 26 settembre, ndr ), per ciascuna lista o candidato ad essa collegato nonché per ciascun partito o movimento politico che presentino candidati alle elezioni di cui al comma 14 sono pubblicati in maniera facilmente accessibile il curriculum vitae e il certificato penale dei candidati rilasciato dal casellario giudiziale non oltre novanta giorni prima della data fissata per l’elezione. La pubblicazione deve consentire all’elettore di accedere alle informazioni ivi riportate attraverso la ricerca per circoscrizione, collegio, partito e per cognome e nome del singolo candidato".
Liste pulite a parte, la macchina elettorale ha in vista un traguardo importante: la presentazione dei candidati sindaci e delle liste a loro collegate dovrà avvenire tra venerdì 3 e sabato 4 settembre nell’Ufficio elettorale del Comune in via Larga. Va ricordato che la presenza di uomini o donne nelle liste non potrà a essere superiore al 60% del totale, un modo per tutelare le “quote rosa’’. La raccolta delle firme da allegare alle liste, vista l’emergenza Covid, è stata semplificata: il numero di firme per ogni lista è ridotto di due terzi. Da mille a poco più di 300.
Le Comunali milanesi per adesso prevedono nove sfidanti per la poltrona più prestigiosa di Palazzo Marino, quella da primo cittadini. In campo per un mandato bis c’è Giuseppe Sala. Il suo sfidante di centrodestra è il primario di pediatria del Fatebenefratelli Luca Bernardo. Sul fronte socialista è in campo il professore del Politecnico ed ex assessore comunale Giorgio Goggi. Più a sinistra, Gabriele Mariani, frontman di Milano in Comune, e Bianca Tedone di Potere al Popolo. Il senatore ex grillino Gianluca Paragona si candida con il suo movimento Italexit. In corsa come candidati sindaci anche Alessandro Pascale (Partito comunista), Mauro Festa (Partito Gay) e Bryant Biavaschi (Milano inizia qui). Il M5S, invece, non ha ancora scelto la sua frontwoman: in ballottaggio Layla Pavoni ed Elena Sironi. Favorita la prima.