Lombardia, voglia di autonomia: sanità e scuola le priorità

La riduzione delle liste di attesa per gli esami medici è l’obiettivo del Pirellone. Milano punta su ambiente e quartieri. Rivoluzione elettrica dei mezzi Atm e inclusione gli obiettivi della metropoli

La maxi bandiera con la Rosa Camuna esposta dai militanti della Lega

La maxi bandiera con la Rosa Camuna esposta dai militanti della Lega

Milano, 29 dicembre 2019 - In Regione Lombardia si spera che il 2020 possa essere l’anno dell’Autonomia, una speranza che fino ad agosto di quest’anno era nelle mani di un Governo per metà a guida Lega, proprio come l’esecutivo di Palazzo Lombardia, mentre ora ha nel Pd e nel Movimento 5 Stelle i suoi azionisti. La verità è che al momento non si è riusciti ad andare oltre la pre-intesa firmata nel 2018 dall’ex governatore Roberto Maroni e da Gianclaudio Bressa, allora sottosegretario del Governo agli Affari Regionali. Anche ieri il presidente lombardo, Attilio Fontana, è tornato a rivendicare la riforma autonomista, in riferimento all’istruzione. Quanto alle priorità che invece dipendono dall’amministrazione regionale, sono tre quelle sulle quali si spingerà o si continuerà a spingere anche nel nuovo anno: la riduzione delle liste d’attesa della sanità, il miglioramento del trasporto ferroviario lombardo e la semplificazione burocratica. Sul primo fronte si è appena conclusa una sperimentazione che, stando ai dati diffusi dalla Regione, ha permesso di assicurare ai lombardi trecentomila prestazioni sanitarie in più (leggi: visite o esami) nei 10 mesi compresi tra febbraio e dicembre 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Quanto al trasporto ferroviario, il 2020 sarà l’anno dell’entrata in servizio dei nuovi treni acquistati dalla Regione a mo’ di panacea di tutti i mali fin qui patiti dai pendolari. Infine, la semplificazione, a beneficio non solo delle imprese ma anche dei cittadini. In entrambi i casi la sfida è migliorare il rapporto tra i lombardi e la macchina amministrativa regionale.

Per Giuseppe Sala il 2020 sarà di fatto l’ultimo anno di mandato da sindaco di Milano prima delle elezioni, in programma a metà del 2021. E il primo cittadino ha già fatto capire quali saranno le priorità sulle quali continuerà ad insistere: l’ambiente e la transizione ambientale, le periferie e la riduzione delle sperequazioni sociali. Come si ricorderà, Sala ha voluto prendersi la delega alla “Transizione ambientale“ e, altra scelta simbolica ma di sostanza, ha voluto che questa edizione del Concertone di Capodanno fosse dedicata proprio ai temi della sostenibilità ambientale e del cambiamento climatico. Più nel concreto, il 2020 sarà l’anno in cui si completerà l’installazione delle telecamere ai varchi di Area B, la zona a traffico limitato che tiene i diesel lontano dalla città, e si darà impulso al piano full electric in Atm. Tradotto: la conversione all’elettrico dei mezzi pubblici. L’altra linea guida è mandare un segnale forte nei quartieri periferici attraverso la velocizzazione degli interventi previsti nel Piano Quartieri e misure quali quella appena lanciata: un’indennità mensile di circa 400 euro per i disoccupati del Lorenteggio, a patto che frequentino corsi professionalizzanti per riproporsi sul mercato del lavoro. In generale il sindaco ha espresso la volontà di ridurre la forbice tra la Milano che ce la fa e quella che invece stenta. Da non dimenticare, infine, una sfida che unisce la Regione e il Comune, quella a Cinque Cerchi: il 2019 è stato l’anno nel quale ci si è aggiudicati l’edizione 2026 delle Olimpiadi Invernali, il 2020 dovrà essere l’anno del consolidamento della governance dell’evento.  

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