Inter, i rimpianti di Andy Van der Meyde: "Ero ricco, bello e... con un pene enorme"

L'ex ala nerazzurra, stravagante fuori dal campo, si è raccontato in un'intervista a un giornale olandese

Andy Van der Meyde, due stagioni in nerazzurro

Andy Van der Meyde, due stagioni in nerazzurro

I tifosi nerazzurri lo ricorderanno più per le stravaganze fuori del campo che per quanto ha combinato sul rettangolo verde. L'olandese Andy Van der Meyde, classe 1979, arrivato dall'Ayax all'Inter nel lontano 2003 e rimasto a Milano per due anni prima di essere ceduto all'Everton, è stato una meteora ma un segno lo ha comunque lasciato. Talentuosa ala destra, non ha mantenuto le promesse che lo avevano accompagnato al suo arrivo a Milano, tuttavia chi l'ha conosciuto, compagni e non, difficilmente si dimenticheranno di lui. Non era il classico calciatore: amava gli animali, passione condivisa con la moglie,  soprattutto i pony e i cavalli, tanto da aprire un centro ippico nel comasco. In verità, la sua stessa villa era diventata uno zoo, con tanto di zebra. I suoi hobby tuttavia non finivano qui: come ha raccontato più volte lo stesso Van der Meyde, la sua carriera è stata condizionata dai vizi: alcol, droga, notti scatenate e spogliarelliste.

A quasi vent'anni dalla sua avventura in nerazzurro finita senza gloria, l'ex giocatore ha rilasciato un'intervista a un giornale olandese in cui racconta la sua parabola. L'articolo, uscito lo scorso febbraio su Ad Sportwereld, è stato rilanciato dal sito d'informazione www.fcinter1908.it frequentatissimo dai tifosi nerazzurri. "Ho sbagliato molto. Come calciatore avevo tutto ciò che le donne potessere desiderare. Ero moto carino, ricco e avevo anche un pene enorme...", ha confessato l'olandese volante che ora ha aperto un canale Youtube in cui intervista colleghi ed ex colleghi.. "Ho fatto i milioni ma ero completamente pazzo". Dall'ironia si passa al rimpianto: "Sono stato un pessimo padre: per molto tempo non mi sono dedicato ai miei figli, il mio più grande errore". Tanto che la figlia che vive in Italia non lo vuole più vedere. "Le scrivo tutti i giorni messaggi per dimostrarle il mio bene". Quando si dice che i soldi (e non solo) non fanno la felicità

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