
Walter Mazzarri (Ansa)
Milano, 14 novembre 2014 - C'è la conferma Walter Mazzarri non è più l'allenatore dell'Inter: l'esonero del tecnico è stato ufficializzato dal club nerazzurro. Via Mazzarri, torna Mancini, che ha firmato il contratto fino a giugno 2017. La trattativa si è svolta a Roma nella giornata di ieri, mentre la svolta è arrivata nella nottata. Mancini - che avrebbe avuto dei contatti con Massimo Moratti - si è incontrato nella capitale con il dg Marco Fassone e il Ceo Michael Bolingbroke
La clamorosa svolta in casa Inter arriva a una settimana dal derby. Il presidente Thohir ha spiazzato tutti. Sembrava infatti che il tecnico toscano godesse di una fiducia a termine e che potesse giocarsi le sue chance nei due big match contro Milan e Roma, invece il magnate indonesiano ha optato per un esonero, evidentemente in seguito a una disponibilità immediata manifestata da Mancini, sondato nei giorni scorsi.
RIVELAZIONE ZENGA - «Hanno scelto Mancini... Ero lì in 'corsa', il mio sogno vicino.. Peccato forse in un'altra vita... grazie a tutti». È questa la reazione di Walter Zenga sul suo profilo Twitter alla notizia dell'ingaggio di Roberto Mancini. L'ex portiere dell'Inter, dal 1982 al 1994, ha espresso il proprio rammarico confermando di essere stato una delle alternative vagliate dalla società per la panchina nerazzurra.
Una mossa che molti interpretano come una vittoria di Massimo Moratti che nell'ultimo periodo non aveva risparmiato frecciate - ricambiato - a Mazzarri. "Thohir ha ascoltato i miei consigli? Aveva certamente in mente di farla lui questa cosa - commenta dal canto suo l'ex presidente -. Mi dispiace per Mazzarri, certamente ci ha messo del suo e ha dato il massimo per fare bene. Sono felice per Mancini: è molto bravo, è un gran lavoratore e in questo momento è necessario».
Hanno scelto Mancini.. Ero lì in "corsa" il mio sogno vicino.. Peccato forse in un'altra vita..grazie a tutti
— walterzengaofficial (@wz1945) 14 Novembre 2014
L'IMPATTO ECONOMICO Un'operazione, quella del ritorno di Mancini, che certo non sarà indolore per le casse nerazzurre. Il cambio di allenatore infatti impone alla società, già nel mirino dell'Uefa per il Financial Fair Play, uno sforzo economico non indifferente. L'uscita di Walter Mazzarri e del suo staff potrebbe avere infatti un impatto di oltre 15 milioni di euro lordi, stando a un primo, approssimativo, calcolo. E per giunta l'arrivo di Mancini non è certo low cost: per lui sarebbe pronta una cifra tra i quattro e i cinque milioni a stagione, record per l'attuale serie A. Piccolo ma significativo ritocco rispetto ai tempi del Galatasaray che si era accordato con il 'Manciò per 3,5 milioni di euro il primo anno, e 4,5 per i successivi due, più generosi bonus per ogni traguardo raggiunto. In quest'ottica appare davvero sempre più un autogol il rinnovo del contratto di Mazzarri fino al 30 giugno del 2016. Al tecnico era stata confermata la cifra di circa tre milioni e mezzo a stagione. «Siamo molto soddisfatti di aver prolungato il contratto con il nostro allenatore - commentava solo poco tempo fa il presidente Erick Thohir - Ho sempre detto che il rapporto con Mazzarri sarebbe andato avanti, lo riteniamo uno dei punti fermi del nostro progetto. Sono certo che ora potrà lavorare con la necessaria tranquillità e potrà regalarci grandi soddisfazioni». Poi il suo esonero e il suggestivo ritorno di Roberto Mancini con un contratto che lo lega all'Inter fino al 30 giugno 2017. Il tecnico jesino - che sarà presentato domani ad Appiano - sta già lavorando sul suo staff che potrebbe comprendere Fausto Salsano o Daniele Adani.