
Fra sale giochi e siti on line le occasioni di cadere in tentazione sono innumerevoli
Milano, 18 marzo 2025 – Solo il 5,8% dei malati di gioco è in cura. Sui circa 50mila lombardi considerati “problematici“, nell’ultimo anno i Ser.D (i Servizi per le dipendenze) ne hanno intercettati 2.900 secondo i dati elaborati da As.tro Data Room e forniti dalle aziende sanitarie del territorio. Al tema della dipendenza dal gioco, le Ats lombarde hanno dedicato progressivamente un numero sempre maggiore di servizi di assistenza. Tuttavia, solo lo 0,03% della popolazione lombarda (10 milioni) ha accesso, secondo un’elaborazione di Agipronews. Il sesto bollettino della “Data Room” di As.Tro, l’associazione degli operatori di gioco lecito che ha elaborato i dati ufficiali forniti dai servizi sanitari, conferma la difficoltà a intercettare i giocatori patologici da prendere in carico. “Lo scopo – spiega As.Tro – è creare una banca dati, basata su numeri reali, la cui utilità non sarà soltanto a beneficio degli operatori del settore, delle associazioni del terzo settore impegnate nella lotta ai fenomeni di dipendenza, degli enti di ricerca e dei decisori politici ma anche dell’opinione pubblica”.

Sul podio l’Ats di Milano
L’Ats Milano Città Metropolitana che comprende le aree di Milano e Lodi registra il numero più alto di utenti in carico, con 1.006 persone nel 2024, davanti ad Ats Insubria (Varese e Como) con 427 e Brianza (Monza e Lecco) con 383. L’Ats Brescia ha comunicato 371 persone seguite nel Ser.D. locale, mentre a Bergamo il totale tocca quota 343. Nella Bassa Lombardia, l’Ats Valpadana (Cremona e Mantova) ha intercettato nell’ultimo anno 164 persone. In ultima posizione si trova l’Agenzia di tutela della salute della Montagna, che opera nella provincia di Sondrio: stima 65 persone affette da dipendenza seguite dai servizi.
Cifre da capogiro
Che i numeri di chi si fa aiutare siano ancora inferiori rispetto all’emergenza sanitaria crescente lo si capisce anche dal giro d’affari che il gioco d’azzardo legale muove in Lombardia. Nei primi sei mesi del 2024, nella regione sono stati bruciati due miliardi di euro tra slot machine, lotterie istantanee e l’online, risultato della differenza tra gli importi giocati e le vincite: 1,6 sono andati persi nel gioco fisico (le sale con i videoterminali o i gratta e vinci acquistati in bar e tabaccherie), poco più di 200 milioni in quello che viene archiviato come gioco telematico confinato su internet (fonte elaborazione primi dati Adm, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, su scala locale). Una stima al ribasso che non tiene conto delle perdite generate dalla rete dell’azzardo illegale.
La posta in gioco
I lombardi hanno giocato oltre 12 miliardi, con una sostanziale parità tra i luoghi fisici (6,3 miliardi) e il web (poco meno di 6). Cifre in crescita anche se occorre attendere il dato definitivo di tutti i canali del 2024 per un confronto preciso col 2023, quando l’importo raggiunse quasi 23 miliardi (12,4 il gioco fisico, 10,4 quello telematico).