Lombardia, aumentano i mutui green per case a “risparmio energetico”: ecco le agevolazioni

Nell’ultimo anno il 7,62% dei finanziamenti richiesti è stato finalizzato ad acquisti di abitazioni a basse emissioni o a interventi di ristrutturazione energetica

Un cantiere finalizzato al miglioramento energetico di un edificio residenziale

Un cantiere finalizzato al miglioramento energetico di un edificio residenziale

Il 7,62% dei mutui chiesti in Lombardia sono green. Prestiti finalizzati all’acquisto o alla costruzione di abitazioni con elevate prestazioni energetiche (classe A o B). O domande di finanziamenti per sostenere interventi di riqualificazione che consentano un miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni energetiche dell’edificio.

L’accelerata avvenuta nel 2022 ha preceduto la direttiva europea “Casa Green“ approvata lo scorso 14 marzo, che entro il 2030 toglie dal mercato le case che inquinano di più. Quelle in classe energetica F e G, con consumi tra i 121 e i 160 kilowatt per metro quadrato o più di 160. In 7 anni, per non compromettere il valore del mattone di proprietà, occorre arrivare a ottenere almeno la certificazione in classe E, con consumi tra 91 e 120 kilowatt per metro quadrato.

La Lombardia sembra già aver intrapreso questa direzione, guardando ai dati dell’ultimo anno raccolti dall’Osservatorio Facile.it-Mutui.it. La prima regione per percentuale di mutui green sul totale delle domande presentate agli istituti di credito è il Trentino-Alto Adige con il 10,51%, seconda il Friuli-Venezia Giulia con l’8,68%, terza l’Umbria con il 7,81%. Davanti alla Lombardia, quinta con il 7,62%, si trova la Sicilia (7,63%).

Le province che più hanno presentato domanda di mutui green sono Lodi (8,44%), Milano (8%) e Pavia (7,94%). Ma in tutta la regione il mercato dei mutui green ha avuto una crescita significativa. La più distante dal dato medio regionale è Lecco con una percentuale del 5,99%. Brescia - la seconda zona con il tasso più basso - ha comunque una percentuale del 6,45%, non distante da quella lombarda. Le altre province superano tutte la soglia del 7%, la percentuale a livello nazionale. A Bergamo le richieste “verdi“ hanno interessato il 7,3% del totale, nella provincia di Monza e Brianza il 7,37%, a Como il 7,44%.

Il mercato green a Mantova è arrivato al 7,51%, a Varese al 7,52%, a Cremona il 7,6%. "I mutui green iniziano a rappresentare una quota significativa del mercato e sono destinati a crescere ulteriormente in futuro, soprattutto se pensiamo a norme come la direttiva Ue sull’efficientamento energetico delle abitazioni – spiega Ivano Cresto, Managing Director prodotti di finanziamento di Facile.it –. Le ragioni del successo sono diverse: l’aumento, da un lato, della platea di abitazioni che possono accedere a questo tipo di finanziamento, dall’altro del numero di istituti di credito che offrono mutui green riconoscendo uno sconto sul tasso".

L’agevolazione cambia da banca a banca. Ma in media a chi chiede un mutuo green viene riconosciuta un’agevolazione dello 0,10% sul tasso di interesse applicato ai finanziamenti tradizionali. In caso di domande relative all’acquisto di case con classe energetica non efficiente, lo sconto sul tasso sarà applicato solo al termine di interventi di riqualificazione che garantiscano un miglioramento del 30% dei consumi. Le domande di prestiti possono interessare anche lavori di ristrutturazioni finalizzati all’efficientamento energetico (sempre del 30% come quota minima).

Nell’ultimo anno l’importo medio chiesto dai lombardi è stato di 170.708 euro, superiore dell’11% rispetto a quello dei mutui tradizionali. Anche il valore degli immobili interessati dai finanziamenti green ha superato le case oggetto di domande di mutui tradizionali: la media della quotazione delle abitazioni è stata 241.520 euro, il 13% più alta.

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