Comprare casa (e affittarla) a Dubai per garantirsi la pensione: investimenti in aumento

La testimonianza di una consulente milanese: "Ho scelto un bilocale in fase di costruzione nella zona tech della città. E non temo i morosi: lì si paga la quota per un anno in anticipo”

Milano, 27 dicembre 2023 – Non col progetto di trasferirsi ma per una strategia di diversificazione del portafoglio Elena Bianco, consulente 37enne di origini milanesi, ha investito un bel gruzzoletto nell’acquisto di appartamento a Dubai, tramite l’intermediazione di Gabetti Middle Est.

"La compravendita riguarda un bilocale, in fase di costruzione nella Silicon Oasis, la zona tech della città. Il mio obiettivo non è arricchirmi velocemente, attraverso una plusvalenza, ma costruirmi un asset immobiliare che possa garantirmi una rendita futura. Il profitto atteso è attorno al 10%".

Perché proprio il Medio Oriente?

"Perché, per soluzioni da mettere a reddito, in Italia le cifre erano proibitive. Poi, un po’ mettendo a frutto la mia laurea in Economia, ho pensato anche che fosse meglio diversificare il patrimonio a livello geografico e di valuta".

In concreto di quale cifra parliamo?

"Di circa 200mila euro. L’importo degli acconti è diluito in sei anni, dal 2022 al 2028. Nel 2025, quando mi verranno consegnate le chiavi, le rate me le pagherò con gli affitti".

Mai pensato che il suo sia un investimento ad alto rischio?

"Sono fiduciosa. Negli Emirati Arabi, infatti per qualunque atto di compravendita è il Governo a farsi garante dell’operazione, anche in caso di fallimento. Il cliente versa acconti direttamente allo sviluppatore in conti correnti dedicati, chiamati ‘escrow account’, a cui lo sviluppatore non ha accesso fino al completamento delle varie fasi del progetto. La supervisione da parte del Dubai Land Department, l’ente governativo, è costante: a me hanno mandato due email sullo stato di avanzamento dei lavori, attualmente attorno al 10%, con relative foto del cantiere che l’anno scorso ho anche visitato".

E se poi l’inquilino diventasse moroso?

"In Italia passano anni e bisogna mettere di mezzo l’avvocato. A Dubai il problema non si pone perché è prassi, salvo accordi diversi, per il locatario versare l’intera quota annuale in anticipo. Il contratto di long term dura poi al massimo un anno".

Sta pensando di trasferirsi a Dubai?

"Forse solo per qualche mese all’anno… Non avrei problemi ad abituarmi: l’80% della popolazione è formata da expat, il genere di vita è occidentale, e le donne di sera possono uscire e vestire come vogliono (il velo è obbligatorio solo in moschea). Burocrazia efficiente, pressione fiscale inferiore sono tutti vantaggi. Però da sei anni mi sono trasferita vicino a Morbegno dopo una vita a Milano… Il silenzio e la natura sono il mio vero lusso".

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