FABRIZIO LUCIDI
Economia

Finale di Champions League 2026 a Budapest, ecco quanti soldi perde Milano

La Uefa boccia San Siro per l’anno delle Olimpiadi invernali: le incognite sullo stadio pesano anche sulla scelta per il 2027

Lo stadio di San Siro

Lo stadio di San Siro

Milano – Milano ha perso la possibilità di ospitare a San Siro la finale di Champions League del 2026. Sarebbe stata una doppietta memorabile, con le Olimpiadi invernali Milano-Cortina previste per lo stesso anno. Purtroppo, le incognite legate allo stadio – il Comune vuole riqualificarlo, la Soprintendenza l'ha vincolato, i club vorrebbero abbatterlo e in alternativa minacciano la fuga nell'hinterland – hanno fatto saltare la finalissima per la Coppa dalle grandi orecchie nell'anno magico 2026. E allora toccherà a Budapest, Ungheria, l'onore di fare da teatro alla supersfida per eleggere la miglior squadra di calcio europea. Per Milano, se ne riparla nel 2027. Forse. Perché, prima della decisione, i dubbi sul futuro della "Scala del calcio" vanno chiariti.

I soldi (mancati) per la città

Ma quanto vale per una città ospitare la finalissima Champions? L'indotto stimato per Istanbul - che l'anno scorso ha ospitato l'ultima finale Manchester City-Inter - è stato di circa 75 milioni di euro. Un valore in costante aumento, man mano che l'evento attira sempre più spettatori e interesse dell'audience mondiale fra tv, streaming, sponsor e social. Basti pensare che nel 2016 a Milano, per il derby tra Real e Atletico Madrid vinto dai blancos, l'indotto stimato all'ombra della Madonnina fu di circa 25 milioni di euro. Preistoria, per il calcio rigorosamente globale di oggi. Che per una finale di Champions tieni incollati allo schermo circa 200 milioni di telespettatori nel mondo.

Il tesoro per i club

D’altronde, per la Champions League 2023/24 la Uefa ha stanziato una cifra monstre. Un montepremi totale di 2.02 miliardi di euro, che secondo le prime stime con la nuova edizione rivisitata (e soprattutto allargata) potrebbe salire addirittura a 3.5 miliardi. Una boccata d'ossigeno, per le esangui casse dei club, prosciugate da stipendi stellari di calciatori e commissioni da supermanager agli agenti. 

Partecipare è già vincere

Per il semplice fatto di aver conquistato il diritto a scendere in campo, ogni squadra quest'anno ha ricevuto un bonifico di 15,64 milioni di euro. Sognando Wembley, dove alla fine sono approdati Real Madrid e Borussia Dortmund, tutte le squadre hanno incassato. Chi più, chi meno. Perché almeno in questo lo sport è meritocratico e premia in base ai risultati.

Le italiane

E allora: gli ottavi di finale per ciascuna squadra partecipante (Inter, Napoli e Lazio hanno centrato il risultato; il Milan no) valgono 9,6 milioni; i quarti 10,6 milioni; la semifinale 12,5 milioni; la finale 15,5 milioni. Oltre a tutta questa cascata di denaro, chi si aggiudicherà la finale alzando nel cielo di Londra, nel mitico Wembley Stadium, la "Coppa dalle grandi orecchie", si vedrà riconosciuto anche un bonus di 4,5 milioni di euro. Ulteriori briciole d'oro che cadono dalla ricca tavola imbandita dai padroni mondiali del calcio.