Il Teatro alla Scala riapre l'11 maggio: concerto diretto da Riccardo Muti

Stessa data in cui si tenne il concerto di riapertura del teatro diretto da Arturo Toscanini nel 1946

Il Teatro alla Scala

Il Teatro alla Scala

Milano - La Scala riaprirà al pubblico l'11 maggio con il concerto dei Wiener Philharmoniker diretto da Riccardo Muti. Si tratta di una data simbolica perché proprio l'11 maggio si tenne il concerto di riapertura del teatro diretto da Arturo Toscanini nel 1946.  Per rispettare le misure anti contagio, la capienza sarà limitata. Gli spettatori potranno accedere solo ai palchi, 130 in tutto, poiche' la pedana dell'orchestra realizzata durante il lockdown occupa lo spazio della platea. In totale potranno esserci non piu' di 500 persone. 

L'annuncio è arrivato in occasione della posa della prima pietra del nuovo progetto sulla Scala di Mario Botta: la costruzione della nuova torre nel luogo della cosiddetta Palazzina di via Verdi. Torre della quale stamattina è stato posto il simbolico primo mattone. "Questo e' il risultato di un lavoro lungo, gia' iniziato da Carlo Fontana, che permettera' di provare meglio e di far ritornare tutti i dipendenti che sono in via Torino - ha dichiarato Dominique Meyer, Sovrintendente Teatro alla Scala - Questo e' l'inizio di un grande programma che vedra' anche il progetto del Rubattino, con il trasloco dei lavoratori. E abbiamo anche, con l'accademia, l'idea di trasformarla in una vera Universita' delle Arti dello spettacolo. Sento un vento positivo".

Il sindaco di Milano Beppe Sala ha sottolineato come "Tecnologia, ambiente, energia pulita alla Scala siano quello che oggi va fatto. Nella speranza che si possa presto tornare a ripopolare il nostro teatro, non stiamo perdendo tempo. Si stanno facendo le cose giuste. Oggi e' la posa della prima pietra, i fondi ci sono, dobbiamo fare in fretta". L'assessore regionale all'Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli ha assicurato che "Quando la Scala chiama Regione Lombardia c'e': aderiamo ai progetti e oggi siamo ad una doppia ripartenza, quella organizzativa e anche quella dal punto di vista dello spettacolo da vivo. Dobbiamo guardare con ottimismo le prossime settimane ed i prossimi mesi. Questa istituzione e' una gemma che merita tutta la nostra attenzione".

Dopo la benedizione di Monsignor Carlo Azzimonti, Vicario Episcopale, la posa simbolica della Prima Pietra a diciotto metri di profondita', quella raggiunta dallo scavo della nuova torre, che prevede un importante potenziamento ingegneristico dei servizi e delle attrezzature sceniche. La Fondazione Teatro alla Scala acquisto' l'immobile di via Verdi 3 dall'Istituto San Paolo di Torino nel 1997. Si e' scavato a 18 metri al di sotto del suolo e si arrivera' all'altezza della stessa della torre scenica, circa 38 metri fuori terra. Complessivamente, saranno sei piani sotterranei e undici fuori terra. I piani sotterranei saranno in gran parte occupati da un unico spazio, la sala prove per l'orchestra adatta alle incisioni discografiche. Dimensioni e l'altezza della sala sono state concepite dal punto di vista acustico con la consulenza del progettista acustico Yasuhisa Toyota. Il palcoscenico diventera' invece piu' profondo, raggiungendo i 70 metri.

Nella parte restante si realizzeranno uffici per la Direzione Ballo, Direzione Allestimento Scenico e Direzione Tecnica consentendo di liberare gli spazi attualmente occupati in Teatro, di realizzarne dei nuovi uffici per la Direzione Amministrativa e la Direzione del Personale, attualmente ubicati in un immobile in locazione, e per il Servizio di Promozione Culturale.

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