Salone del Mobile 2021, stranieri la metà dei visitatori. "Un successo"

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro. www.ilgiorno.it/buongiornomilano  Cala il sipario, oggi alle 16, sul Supersalone. Maria Porro, presidente del Salone del Mobile se lo aspettava un successo così? Milano è tornata a vivere, con gli alberghi pieni e i turisti stranieri.. . "C’erano tutte le preoccupazioni per un evento nuovo, eravamo consapevoli del rischio ma non potevamo restare immobili, abbiamo deciso di investire. Ed è stato un crescendo, abbiamo avuto riscontri superiori alle aspettative con oltre il 50% dei visitatori provenienti dall’estero, 120 paesi presenti, tanti professionisti, una buona risposta è arrivata anche dagli Stati Uniti. Oggi i numeri definitivi ma aldilà di tutto resta la risposta positiva di buyer e stampa estera". Il Supersalone ha innescato una serie di reazioni a catena... "Sì e la cosa bella è che nella notte di mercoledì gli alberghi di Milano hanno registrato un picco di occupazioni. Tutto ciò ci lascia felici e ottimisti". Anche i tassisti ringraziano... lo dica, temevate un flop? "Flop no ma sicuramente l’affluenza del pubblico era una delle grandi incognite, un enorme punto di domanda. Ma alla fine il pubblico ha apprezzato la proposta. Una formula più leggera, che ha messo al centro anche altri contenuti come la mostra sulla storia del Compasso d’oro, le scuole, il futuro e la sostenibilità". Quando ha capito che era fatta, la scommessa vinta? "Quando ho scoperto che alle 15 di domenica erano terminati i bicchierini di caffè e anche l’acqua...". Cosa terrete di questo format nella prossima edizione del Salone del Mobile, in aprile 2022? "Questa edizione ci ha fatto capire il valore enorme di una fiera che va molto oltre il business, che incrocia cultura e saperi industriali italiani. Sicuramente la sostenibilità sarà ancora più presente nella prossima edizione. Iniziamo un percorso che ci vede impegnati nell’azzeramento delle emissioni di carbonio. Quanto al resto, con oggi si chiude questa esperienza del Supersalone e comincia una fase nuova, di ascolto, di tutti coloro che hanno partecipato a questa avventura, della cosidetta design community. Ci prendiamo un periodo di riflessione, le decisioni arriveranno dopo. Dico solo che abbiamo il dovere come Salone del Mobile, vetrina internazionale del design, di difendere la qualità. Ogni anno al Salone costruiamo dei mondi in un modo che in nessuno showroom è possibile fare, così come in nessuna altra fiera". Qual è l’emozione più grande, il ricordo più bello che non dimenticherà? "Ricevere un grazie da uno degli organizzatori di fiere più importanti al mondo (niente nomi!) che mi ha testualmente detto: “Aspettavamo un segnale forte e chiaro e voi l’avete dato“. E poi la presenza di Mattarella, non formale ma sostanziale, ha dato la carica a tutti. Gli abbiamo presentato lo staff, e lui li ha ringraziati uno ad uno per avere lavorato in tempi così ristretti". Lo stesso è valso per le aziende... "Il Supersalone è stato un banco di prova per tutti, tutte le aziende con le nuove regole hanno cercato di fare il meglio che potevano".