Il sogno rock dei Reese: così ritroviamo i "pezzi" perduti della vita/ VIDEO

La band pubblica il terzo singolo del nuovo album per dare sfogo ai sentimenti

Milano, 31 agosto 2020 - “Nella vita ci sono sempre dei rimpianti, ma cerco sempre di vedere il lato positivo delle cose. Perché sarà anche una ovvietà, ma si impara molto di più dal negativo. Per non ripetere gli stessi errori”. Riflessioni a mente libera di Carlo Sturati, frontman dei Reese, una band alternative rock energica, melodica e moderna.

Porta in giro la sua mente e fra le 11 tracce del prossimo album in uscita in inverno confeziona un brano – il terzo singolo in uscita oggi - che lentamente arriva a toccarti nell'inconscio. “Dreaming Pieces”. Proprio così, sognando pezzi. Quelli della realtà e della memoria, probabilmente persi. “Ho scritto questo pezzo quando, di ritorno da casa di mia nonna, ho avuto la sensazione che qualcosa in lei si stesse perdendo - racconta Carlo -, dimenticava volti e nomi. Nella speranza che, però, almeno nei sogni ognuno possa ritrovare i pezzi perduti, forse nascosti nell'inconscio”. Anche se poi, “quando ti risvegli dal sogno, ti guardi attorno e capisci che, in fondo, quella in cui ti trovi, è la situazione giusta per te”.

Lo status migliore per i Reese – il cui nome deriva dalla 'distorsione' dopo una serata tra una birra e l'altra di RSE, un'applicazione utilizzata per scrivere musica - è il rock elettrico, che oggi mostra più attenzione alle melodie e diventa più fluido all'ascolto rispetto al primo album “Black Russian” pubblicato nel 2017. E sarà per tutto l'album fatto di sensazioni, emozioni ed esperienze personali, ma che toccano tutti: la perdita di una madre, la malattia, lo sfogo contro chi ti sta vicino ma ha sempre qualcosa d'altro da fare, l'inquietudine e la paura di chi sta diventando padre, il timore di fare passi in avanti, un calcio alla frenesia che ci fa scivolare via l'esistenza, lo specchio delle debolezze in una ballad piano-voce e pure una love song.

Un disco che sfoga i sentimenti e che “vorremmo poter far conoscere a quanta più gente possibile appena le condizioni lo permetteranno”, dai grandi club di Milano, del "loro" Veneto e di tutta Italia. Ma sempre senza quel “pezzo” che la musica ha perso tre anni fa, il frontman dei Soundgarden, Chris Cornell, e che “mi manca moltissimo”. Anche se “nei sogni potresti sempre ritrovarlo”.

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