C’è spazio per tutti, arriva la grafic novel con Paolo Nespoli

Leo Ortolani racconta la storia della conquista dello spazio

 Leo Ortolani e Paolo Nespoli

Leo Ortolani e Paolo Nespoli

Milano, 23 marzo 2018 - Folgorante, come sempre. Com’è stato durante la sua lunghissima “continuity”, saga in italiano. “Hai già esperienze di volo?” gli chiede Rover, l’astronauta cui è stato affidato per una missione nello spazio. E Rat-Man - già, perché si tratta di lui, del supereroe più simpatico ma più bislacco e incapace nella storia dei comics - gli risponde sorridendo: “Dio me ne scampi! L’ultima volta che ho volato, ho vomitato anche il pranzo di Natale!”. Piccola pausa per riordinare i ricordi. E: “Però ho ritrovato la statuina del pastorello che scruta l’orizzonte! Va’ che bellina! Si è solo un po’ scolorita!”... Strana coppia, coppia eccezionale, ieri mattina al Museo della Scienza e della Tecnologia: l’astro-Paolo, ovvero Paolo Nespoli, il veterano italiano del cosmo, e il terra-Leo, vale a dire Leo Ortolani, il fumettista padre di un personaggio fra i più amati da piccoli e grandi.

Occasione dell’incontro, la presentazione di “C’è spazio per tutti”, la lunga “graphic novel”, ben 250 pagine, edita da Panini, proposta a Ortolani dall’Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana, per raccontare la storia della conquista dello spazio: «Chiuso con Rat-Man, pensavo, mi vedevo già in vacanza. Così ci ho pensato su. Dodici secondi. Inutili: sapevo già che avrei detto sì. E ho lavorato ogni giorno. Anche a Ferragosto». Disponibili a domande a raffica, senza barriere, Nespoli e Ortolani. «Se mi sento anch’io un supereroe? Non scherziamo - ride Nespoli -. Io mi sento un meccanico, anzi, un metalmeccanico dello spazio: a noi astronauti affidano una serie di esperimenti, e noi li eseguiamo. Ma non è detto che li capiamo...». Un esempio, di quelli facili? «Io ho dato alla scienza anche un brandello del mio corpo: un pezzetto di un muscolo, per una ricerca su ossa e massa muscolare, la loro funzionalità a terra e su una navicella». Nello spazio, però, capita di fare inattese scoperte: una nuova “classe” di fiamme, che continuano ad ardere anche dopo spente.

Come? Prego, accomodatevi, Rat-Man ha lasciato libero il posto! “C’è spazio per tutti” è nato proprio per divulgare le tappe della conquista del sapere, nella prospettiva che domani noi tutti andremo su Marte. Tappe che Ortolani ha ripercorso a modo suo: «Prima della famosa Laika volarono altre due cagnette: Felicette e Tristesse. La prima riatterrò serenamente, la seconda purtroppo...». E Rat-Man è proprio l’uomo qualunque da sparare in cielo. Davvero, Nespoli? «Sì, perché ciò che succede in orbita non è sempre atteso. E un imbranato come Rat-Man può trovare una soluzione che agli scienziati sfugge». Ma allora, Leo, più scienza o più fantasia nelle sue tavole? «Scienza, certo. Anche se dovrei ridisegnare subito tutto: le cose viaggiano così velocemente che il mio libro potrebbe essere definito già vecchio. Sono già 550 gli umani che hanno sperimentato la microgravità. E gli italiani sono sempre in prima fila, negli esperimenti. Umano ma inesauribile, Paolo Nespoli: «Che cosa farò da grande? La politica? Non so se vi sono tagliato, ma mi piacerebbe poter continuare a collaborare».

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