Milano, 6 maggio 2024 – Buon compleanno Lady Oscar. Lo storico anime giapponese compie 45 anni confermandosi una delle serie animate più amate di sempre, che, mai uscito dalle programmazioni tv, ha tenuto incollate allo schermo ben tre generazioni di fans.
Per festeggiare questo importante traguardo WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (Viale Campania 12), in collaborazione con Yamato Video, dedica all’affascinante comandante delle guardie reali Oscar François de Jarjayes, alla regina Maria Antonietta, al bell’André e a tutti i personaggi dell’anime una mostra celebrativa che ripercorre tappa per tappa la romantica vicenda dei protagonisti in un affascinante intreccio tra realtà storica, con le vicende della Rivoluzione Francese a far da sfondo, e finzione. L’appuntamento è dal 25 maggio al 15 settembre, con un evento speciale domenica 26 maggio.
In mostra memorabilia, pannelli illustrativi, cel originali, bambole, gadget, riproduzioni di abiti storici e cosplay, pettinature, approfondimenti storici su molte curiosità tutte da scoprire e tantissime testimonianze che ripercorrono 45 anni di ininterrotto amore dei fans per il personaggio di Oscar. E con una grande rivelazione: la storia di Francesca Scanagatta, la Lady Oscar milanese che fece carriera nell’esercito austriaco fingendosi uomo.
La mostra è prodotta da WOW Spazio Fumetto in collaborazione con Yamato Video, a cura di Yamato Video, Enrico Ercole, Angelo Capozzi e Luca Bertuzzi, con il contributo del Lady Oscar Italian Fan Club e di tantissimi collezionisti che hanno messo a disposizione i loro tesori.
La Storia e la storia del cartone animato
La mostra propone un doppio viaggio nel tempo alla scoperta dei personaggi, dei protagonisti e degli eventi che fanno da sfondo alla trama della serie animata. Grazie a una serie di pannelli sarà possibile infatti ripercorrere la storia del cartone animato confrontandola in parallelo con i veri accadimenti della Storia che agitarono la Francia dal 1755, anno di nascita di Oscar e Maria Antonietta, fino al 1793, anno in cui la sovrana viene ghigliottinata nel corso dell’ultima, commovente, puntata. Il percorso espositivo sarà quindi contenuto all’interno di due parentesi “fondamentali”: la biografia di Maria Antonietta pubblicata dal celebre storico austriaco Stefan Zweig, che nel 1972 ispirò alla mangaka Riyoko Ikeda il manga originale (di cui in mostra saranno esposte edizioni rare e in varie lingue, tra cui il giapponese, le varie edizioni italiane l’inglese, lo spagnolo e il francese), e quindi la trama del successivo anime nel 1979 (in mostra numerosi cel originali), e la mitica rosa bianca che Rosalie alla fine della serie stringe tra le mani dopo aver promesso alla regina di colorarla con il colore preferito da Oscar. Al centro sarà possibile scoprire tutti i segreti dell’intricata trama che ci narra del grande rapporto di amicizia che lega Oscar, capitano delle guardie reali, alla regina, a Maria Antonietta.
Volumi storici, cataloghi, bambole e gadget
Tra le meraviglie esposte: volumi storici e cataloghi di esposizioni sui personaggi reali presenti nella serie, l’album delle figurine Panini con un introvabile espositore in cartoncino da edicola dell’epoca, i romanzi dedicati a Lady Oscar pubblicati da Fabbri, le bambole Ceppi Ratti uscite all’epoca della trasmissione italiana della serie, poster, fogli pubblicitari e gadget originali di eventi e mostre organizzati in Giappone, tra cui quelli dedicati alla mostra per il 50°anniversario del manga, una raccolta di shijitaki (cartellette) con immagini della serie, volumi illustrati Artbook, poster giapponesi, fanzine italiane e illustrazioni realizzate da artisti che omaggiano la serie e i suoi protagonisti. Inoltre in mostra gli amigurumi (pupazzi realizzati all’uncinetto) di Oscar e André e le versioni BrickHeadz realizzate con i Lego.
Cel originali
In esposizione anche un’importante collezione di cel originali (acetati su cui venivano disegnati i personaggi nelle varie pose e sovrapposti agli sfondi) prestati da Laura Luzi che, oltre a emozionare per portare al visitatore un pezzo tangibile e unico dell’anime, aiuta a capire quale lavoro si celava negli anni Settanta dietro alla realizzazione di una serie animata prima dell’avvento della computer grafica.
Approfondimenti storici
Saranno presenti anche approfondimenti storici in cui sarà possibile scoprire dettagli su come si svolsero realmente gli eventi narrati, come ad esempio l’intricato scandalo della collana che espose la regina alla calunnia del popolo dando il via a una campagna diffamatoria che porterà alla rivoluzione. In esposizione anche una riproduzione unica del favoloso gioiello di diamanti che causò lo scandalo riprodotto con grande accuratezza prestato da Patrizia Lia.
La moda
Altri approfondimenti sono dedicati a due aspetti centrali della serie animata: la moda ai tempi di Maria Antonietta, che nel cartone animato viene riletta in maniera talmente iconica da essersi imposta nell’immaginario comune con le bellissime divise di Lady Oscar (in mostra un’accurata riproduzione realizzata da Rosi Dotti - Lady Kurimi) e gli stravaganti abiti di Maria Antonietta (in mostra l’accostamento di una riproduzione cosplay di un abito indossato dalla regina nell’anime e una riproduzione un abito reale in uso a corte opera di Utapau Costumes Lab).
Le pettinature
Lo stesso dicasi per le pettinature, grazie alla collaborazione di Lia Parrucche e la Scuola Diadema Academy, si potranno ammirare accostate la pettinatura che la regina sfoggia nell’anime, coi classici boccoli biondo dorati, accanto a una splendida riproduzione di una classica pettinatura reale di moda a corte in quegli anni. Il pittore Albert Flury ha poi realizzato due stupendi quadri a olio che ritraggono la vera Maria Antonietta e madamigella Oscar come se avesse posato realmente per lui.
Una Lady Oscar milanese
La mostra contiene poi una particolare rivelazione poco nota: la storia di Francesca Scannagatta, una ragazza milanese nata nel 1776 che, fingendosi uomo, per volontà del padre, partì militare facendo carriera nell’esercito austriaco col nome di Francesco, un po’ come la nostra Oscar che come secondo nome ha proprio François. Ma non solo, si scoprirà anche il segreto dello Chevalier d'Eon, mitico personaggio vissuto realmente alla corte di Luigi XV che vestiva regolarmente panni sia maschili che femminili per compire missione segrete per conto del re e tante altre sorprese tutte da scoprire. Come di consueto sarà utilizzata la speciale webapp del museo per ampliare l’informazione a corredo della mostra, in collaborazione con Fabio Castagna (GlobalMedia): si attiva solo temporaneamente su smartphone o tablet personale, senza costi, e funziona geolocalizzata all’interno del museo.
Una giornata a corte
Domenica 26 maggio, dalle 16, a ingresso libero, si terrà un incontro aperto al pubblico per celebrare la ricorrenza con ospiti d’onore, esperti, figuranti in costume storico, cosplay e come madrine d’eccezione Clara Serina, indimenticata voce dei Cavalieri del Re che cantò l’iconica sigla, e Lady Kurimi e Ale Rega, i cosplayers di Oscar e André più ammirati e accurati d’Italia.
Lady Oscar, gli anime dal Giappone all’Italia
10 ottobre 1979, Nippon Television manda in onda la prima puntata di un anime destinato a diventare un vero e proprio cult in Giappone ma anche in Italia, dove arriverà il 1° marzo 1982 trasmesso da Italia Uno con il titolo di “Lady Oscar”. Si tratta della versione animata di un manga di grande successo scritto e disegnato da Riyoko Ikeda, pubblicato a partire dal 1972. Ikeda, rimasta colpita dalla lettura di una biografia di Maria Antonietta, regina di Francia, decise di dedicarle una storia a fumetti di cui fosse la protagonista, intitolata “Versailles no bara”, ossia “Le rose di Versailles”. E sì perché la protagonista assoluta, nei progetti originali dell’autrice, era la regina Maria Antonietta ma, soprattutto grazie alla realizzazione della serie animata, presto la scena viene rubata dal personaggio di Oscar François de Jarjayes, comandante delle guardie reali, ragazza allevata come un uomo dal padre generale dopo la delusione di non aver avuto un figlio a cui far seguire la carriera militare.
La bella Oscar, che tutti a corte sanno essere una donna ma a cui viene portato il rispetto che si deve a un ufficiale di rango, diventa subito amica e confidente della giovane regina Maria Antonietta, arrivata in Francia per sposare il futuro Luigi XVI. Presto i loro destini si incrociano in una serie di vicende avventurose che hanno come sfondo la Rivoluzione Francese e la vita di corte tra pettegolezzi e pericolosi intrighi. Tra Oscar e Maria Antonietta si stringe un patto di reciproca fedeltà, anche quando le due donne finiscono per innamorarsi dello stesso uomo, il bel conte di Fersen. Sarà la Storia a dividerle: Oscar dovrà scendere a patti con la sua coscienza e schierarsi dalla parte del popolo andando a comandare la Guardia Civile, mentre Maria Antonietta, orgogliosa sovrana di Francia, si allontana sempre più dai suoi sudditi ritirandosi in un mondo di lusso e solitudine. Oscar scopre così di essere sempre stata innamorata del “suo” André, l’amico con cui è cresciuta, e si farà travolgere dagli eventi fino a morire durante l’assalto alla Bastiglia il 14 luglio 1789. Maria Antonietta morirà sul patibolo consegnando a Rosalie, la ragazza “adottata” da Oscar che le ha fatto da cameriera durante i difficili giorni della prigionia al Tempio, una rosa di stoffa bianca confezionata da lei stessa con la promessa di dipingerla del colore preferito da Oscar.
In Italia la serie animata “Lady Oscar” è stata mandata in onda su Italia Uno ininterrottamente per quaranta anni e ancora oggi non manca di catturare l’immaginario di nuovi fans. Tale fu il successo di “Lady Oscar” che fu anche realizzato un film “live action” di produzione franco-nipponica nel 1979 diretto da Jacques Demy (uno dei pochissimi film girati davvero a Versailles e con una giovanissima Patsy Kensit nel ruolo di Oscar bambina).