"Musei aperti nel weekend e ripresa programmata"

L’assessore Del Corno: "L’assenza della dimensione culturale rischia la cronicità, pericolo per la coesione sociale"

Musei aperti

Musei aperti

Milano, 20 febbraio 2021 - La riapertura dei musei estesa nei giorni festivi. E poi "una ripresa programmata, coordinata e non reversibile di tutte le attività culturali". Proposte che Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano, condivide con gli assessori omologhi di altre undici città (Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona, Roma, Bari, Napoli, Palermo, Cagliari).

Da quando è scoppiata l’epidemia, si sono riuniti in un coordinamento e ieri hanno presentato alla stampa "la compattezza di una visione". "Vanno stabilite delle date per la ripartenza dei luoghi della cultura, anche non immediate. Ma il governo già oggi potrebbe stabilire un calendario" dice Del Corno che, quando parla di luoghi culturali, si riferisce a "musei, cinema, teatri, biblioteche, auditorium" ma anche a "club dove si fa musica" puntualizza l’assessore e compositore. "Riaperture che non siano più reversibili, a meno di nuova emergenza sanitaria, con l’adozione di un protocollo unico. La ripresa deve essere sottratta alla frammentazione dell’attribuzione delle fasce di rischio".

Tradotto: musei, cinema e teatri dovrebbero aprire in fascia gialla e arancione con approccio graduale. "È una situazione paradossale quella delle città che riaprono i musei in zona gialla e poi sono costretti a rinchiuderli in arancione. Noi stessi a Milano non sappiamo se potremo realizzare un’attività museale per la prima settimana di marzo perché saremo a conoscenza del colore della Regione solo l’ultimo giorno di febbraio. Questo metodo di lavoro è incompatibile con l’esigenza di programmazione". Il riferimento è anche alla riapertura, prevista nella prima settimana di marzo, del Museo di Storia Naturale e di quello del Novecento, al momento chiusi (per riallestimento). Al governo si chiede anche "un primo atto che potrebbe essere semplice ed immediato": rendere visitabili sabato e domenica gli spazi museali. Per tre motivi. "L’assenza dell’esperienza culturale è un enorme pericolo per la tenuta sociale e la coesione delle nostre comunità".

Due: "L’apertura nei soliti giorni feriali ha carattere discriminatorio nei confronti di lavoratori e loro famiglie". Last but not least: "Ogni weekend si rimproverano i cittadini che si sono assembrati lungo le arterie di scorrimento pedonale legate agli esercizi commerciali o sui Navigli per gli apertivi. Il problema è che gli assembramenti sono generati dalla mancanza di alternative, se non quella di rimanere a casa. Se si desse la possibilità di visitare una mostra ci sarebbe una distribuzione più uniforme e una diminuzione dei rischi di contagio". Fra le richieste al nuovo Governo rilanciate dai dodici assessori anche "la costituzione di un tavolo permanente degli enti locali in costante dialogo con il ministero alla Cultura" e la creazione di un fondo speciale. "Abbiamo bisogno di condivisione, di andare avanti tutti insieme" ha rimarcato l’assessore alla Cultura di Torino, Francesca Leon.

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