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"La sposa bambina": una ex vittima contro i matrimoni infantili - VIDEO

A Milano domani la regista de “La sposa bambina” di LUISA CIUNI

Reham Mohammed interpreta Nojoom

Milano, 4 maggio 2016 - Gli elementi per il successo ci sono tutti. La «storiaccia», gli occhioni commoventi, un po’ di lacrime. Ma «La sposa bambina» film di Khadija Al Salami non è solo un film ma anche e soprattutto la trasposizione cinematografica di una vicenda personale che, per quei casi che accadono, si è saldata con un’altra vicenda realmente accaduta formando un unicum e da qui una pellicola che ha dei limiti ma che - per le vicende personali di chi l’ha realizzata - è anche una specie di piccolo miracolo.

«La sposa bambina», infatti, trae spunto da una vicenda di cronaca. Alcuni anni fa una bambina yemenita di dieci anni - Nojoom- scappò con un trucco a dalla casa coniugale e ad arrivare in tribunale dove riuscì a farsi ascoltare da un magistrato e La regista Khadija Al-Salamiad ottenere il divorzio. Il padre, infatti, l’aveva venduta come moglie ad un uomo della sua tribù per mantenere se stesso e gli altri figli. E non gli sembrava di avere fatto nulla di male. Se la vicenda umana non è ancora a buon fine (Nojoom divorziata è una fuori casta e il padre le ha preso tutti i soldi guadagnati col libro memoriale «I am Njood 10 age and divorced» cioè in italiano «Sono Nojood, ho dieci anni e sono divorziata, dove Nojood è il nome vero e l’altro un nomignolo familiare ndr), il film è di forte impatto per i bellissimi paesaggi yemeniti che accompagnano tutte le scene e la storia medioevale che narra, spiegando bene anche il tribalismo del paese e l’influenza degli sceicchi nelle zone rurali, veri e propri giudici, arbitri in terra del bene e del male. La regista - di famiglia benestante a differenza della sua eroina- è stata obbligata a sua volta ad un matrimonio precocissimo e come lei è riuscita a divorziare. Ottenuta una borsa di studio si è data al cinema. Sarà presente domani alle 16 in Triennale. Sabato alle 21 la proiezione del film con la regista in sala chiuderà il Festival dei diritti.